Cambio quarzi motoscafo nqd. Si può?

Il 03 Giu 2009, 23:06, "visco" ha scritto:

Il problema non sono tanto i quarzi che sono sicuramente commerciali, quanto il fatto che credo che quelle radio abbiamo i quarzi saldati. Marco

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marco.rc ha scritto:

che trasmittente e ricevente sono di concezione ultra-economica e di scarsa portata, la sostituzione dei quarzi richiederebbe un nuovo accordo dei due circuiti pena una ulteriore riduzione della portata (per piccoli scostamenti di frequenza) o nella peggiore delle ipotesi il mancato funzionamento.

Tempo fa ne ho regalato uno a mia figlia, è stato sufficente utilizzarlo una sola volta per trovare, la volta successiva, i motori trasformati in un blocco di ruggine a causa delle infiltrazioni d'acqua ed inoltre quella sola volta in cui è stato utilizzato si è rivelato una delle solite bufale cinesi, va piano, imbarca acqua e siccome per virare ferma uno dei due motori rallenta in modo esasperante e più che divertire fa piuttosto inc....avolare.

La velocità che pubblicizzano quando lo vendono non la raggiunge nemmeno se lo lanci dal quinto piano del condominio.

Ciao

Massimo

Grazie, in effetti ho provato ad aprire la scatola ed è tutto saldato, direi che cambiare frequenza non è conveniente. Ciao Andrea

"massimo" ha scritto nel messaggio news:GmoXl.39645$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

Inoltre dopo la prova confermo quanto detto da massimo:che schifo :-) Non tanto per la velocità ma per il fatto che provandoli con la sua batteria da 1700 e un'altra da 3000 mAh, entrambi i motoscafi fumavano dopo meno di 15 minuti di utilizzo! Ossia aperto il vano motore puzza e inoltre uno dei motori deve essersi fuso in quanto va molto più piano dell'altro, usato solo 2 volte! Alla larga.

"massimo" ha scritto nel messaggio news:GmoXl.39645$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

Non te la prendere :))) la roba cinese è per la maggior parte così.

Ti confesso che quando l'ho preso sapevo cosa avrei comprato ma quello che mi interessava principalmente era la scocca verniciata xche fra tempo, e materiali (oltretutto poco salubri da maneggiare) se avessi dovuto farne una avrei speso molto di più dei 28 euri che ho pagato per la "ciofeca gialla verniciata di rosso" di cui stiamo parlando.

Quando l'ho aperto dividendo la scocca superiore da quella inferiore ho rimosso elettronica e motori e mantenuto gli assi di trasmissione ed i raccordi. Con una fresetta ho rimosso tutte le sbavature e parti in plastica in eccedenza per alleggerire il più possibile ed ora sono in dubbio se

a)trasformarlo in un airboat con motore a scoppio montando un motore da aereo sull'alettone posteriore opportunamente rinforzato e modificato.

b) montarci due motori elettrici "veri" raffreddati ad acqua ma la cosa la vedo problematica perchè nella posizione in cui andrebbero montati è impossibile fare manutenzione accedendo dal coperchio superiore, che comunque andrebbe modificato perchè fa passare acqua all'interno dello scafo.

c) rimuovere anche gli assi delle eliche e montare all'interno un motore a scoppio marino collegato ad un solo asse di trasmissione centrale.

Per il momento è lì smontato ed ogni tanto me lo guardo......

A parte le problematiche tecniche quello che mi scoraggia è che una volta ultimato succeda come per l'airboat a scoppio che mi sono costruito e che sta li a fargli compagnia perchè non riesco a trovare un posto comodo dove andare a giocarci senza rotture di scatole.

Auguri.

Max

visco ha scritto:

2 anni fa ne avevo preso una altro (evidentemente di marca diversa ma prezzo simile) che almeno funzionava, fino a quando ho avuto la pessima idea di farlo andare in mare :-(

Dire che questa mi sembra la soluzione migliore. Non so dove abiti, qui al parco della Bissuola a Mestre non romperesti le scatole a nessuno (non so quanto rumore possa produrre tuttavia). Ma se sei altrove capisco :-)

Sono di Grosseto e non puoi immaginare, nonostante nella provincia ci siano diversi specchi di acqua dolce, ogni volta che decido di passare una giornata a divertirmici con mia figlia i problemi che vengono fuori.

I laghetti liberi non sono manutenuti e quindi risultano impraticabili, gli altri o sono recintati o hanno vincoli di vario genere e si rischia sempre di litigare con qualcuno.

Avevo trovato un posto tranquillo a circa 60 Km da Gr ma domenica mi hanno sconsigliato di andarci a causa di un branco di circa 50 cani randagi che oltre a mangiare pecore ed animali selvatici dei dintorni probabilmente avrebbero fatto lo stesso con me ed il mio airboat.

Uff!!!

Lascia stare il mare xche il sale si mangia tutto.

Se decidi per l'airboat e ti servono indicazioni sulla trasformazione ho qualche appunto da parte.

Ciao

Max

visco ha scritto:

Il Mon, 06 Jul 2009 10:53:07 +0200, massimo ha scritto:

Ti capisco,

io con l'elicottero ho problemi simili: i campi di volo privati costicchiano ed i prati incolti sono spesso una giungla di erbacce...

PaF

A Genova abbiamo ottenuto l'uso GRATUITO di un campetto da calcio RECINTATO, ma ci andiamo sempre i soliti tre e ogni tanto qualcun altro. Pure prima qua la gente non faceva che lamentarsi per la mancanza di spazio e ci si vedeva addirittura in centro la sera in una via coperta e usata solo da negozi e uffici dopo l'ora di chiusura. Ora c'è lo spazio ma viene sottoutilizzato. Proprio vero che chi ha i denti non ha il pane e viceversa.

Hai ragione ma considera che purtroppo la cultura del modellismo sta scomparendo, io ho cominciato da adolescente a Roma; all'epoca i prezzi erano più accessibili e trovavi sempre qualcuno disposto ad insegnarti il "mestiere" e se avevi fortuna anche a come tirare su qualcosa per divertirti con esborsi ragionevoli a patto di lavorare di fantasia ed olio di gomito.

Mi ricordo di modelli fatti in balsa (allora costava il giusto) e ricoperti con carta giapponese e tendicarta..........

Anche ora ci sono alternative economiche per divertirsi un po (depron ecc.) ma ai più manca la conoscenza di come fare a realizzare qualcosa che alla fine funzioni veramente e quindi sono costretti a ricorrere agli ARF che inevitabilmente finiscono nel secchio al primo crash.

Nel periodo in cui ho vissuto a Roma, con l'avvento di una crisi economica strisciante che mordeva forse anche di più delle crisi lampo attuali ho visto gradatamente spegnersi negozi storici del modellismo capitolino, i più piccoli hanno chiuso; quelli più grandi si sono ricondizionati in negozi di giocattoli ed hanno mantenuto un angolo per i nostalgici sempre più sfornito.

La settimana passata qui a Grosseto un negozio che si occupava di antifurti e gruppi di continuità si è convertito al modellismo diventando un franchisor di Jonathan. Spero che sia l'inizio di una rinascita ma ci credo poco perchè all'inagurazione parlando con il titolare mi sono reso conto che di modellismo conosceva molto poco. Sono dell'idea che senza qualcuno che si preoccupi di insegnare come si fanno le cose a chi si avvicina con curiosità e senza esperienza, passata la bufera delle cineserie a basso costo (spera,usa e getta) ci troveremo peggio di prima e magari ci sopprimeranno anche quelle quattro frequenze che per grazia ricevuta ci hanno lasciato.

Max

Alessandro T>

massimo ha scritto:

Piazza Salerno.....

mi' un altro brutto muso!! :D

---------------------------------- Simplo (unico modellista sardo?)

---------------------------------- Kyosho HOR 2 - Suzuki RGV Gamma HPI RS4 18SS - Ford GT HPI Savage 25 - Kawasaki KFX 700 ProBoat - Sanibel 36-600 HotBodies - E-zilla HPI HellFire - Baja

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