Come si lavorano le plasticard?

Ciao a tutti, mi chiamo Flavio e sto cercando di creare un contenitore "grazioso" per una mia realizzazione elettronica, ho cercato ma non ho trovato del materiale su come lavorare le plasticard. Mi potete aiutare, indicandomi link o semplicemente spiegandomelo? Le dimensioni di questo contenitore non sono grandi, direi 30mm X 10mm X15mm.

Grazie in anticipo!

Reply to
Flavio
Loading thread data ...

Flavio ha scritto:

Perchè farlo in plasticard? nei negozi di materiale elettronico esistono contenitori in plastica di mille misure, anche quelli piccoli tipo portachiavi che servono a te, e sono sicuramente belli, con angoli smussati e più rifiniti, inoltre sono più robusti di una scatola fatta con pezzi incollati. Comunque il plasticard lo tagli con cutter o seghetto, lo adatti ed incolli con colla liquida per polistirene, poi lo rifinisci e stucchi con lo stucco apposito per lo statico, e vernici con smalti o acrilici, prova a cercare nelle FAQ di IPMS Italia, ma, ripeto, vale la pena? Dammi qualche spiegazione in più. Ciao Danilo

Reply to
Danilo_

Hai ragione, ma la forma che serve a me non è regolare, quindi non esiste già pronta. Ora provo a cercare nelle faq, ma che tu sappia, si può piegare scaldandola o sai se esiste qualche cosa del genere?

Se riesco a fare un prototipo soddisfacente, ho in mente di fare uno stampo da cui ricavare i contenitori.

Ciao e grazie tantissimo.

Reply to
Flavio

ciao Se hai la necessità di fare un stampo puoi realizzare anche delle resine da colata: fai il tuo master o modello crei lo stampo,nel tuo caso è molto probabile che occorra uno stampo bivalve,quindi la costruzione dello stesso avverrà in due tempi,poi coli nello stampo la resina,che generalmente è un composto bicomponente da miscelare in parti uguali in volume.. visita il sito

formatting link
formatting link
mi sembra

e poi,in inglese

formatting link
puoi trovare tutte le info per questa tecnica,che definirei avanzata per i modellisti,con la quale puoi creare dei pezzi in piccola serie o riprodurre oggetti già esistenti.

poi c'è una altra tecnica chiamata vacuum forming,cioè dal latino vacuum=vuoto: anche su questo argomento ci sono intere pagine : il principio a grandi linee è il seguente: poni il tuo pezzo da riprodurre sopra l'unica faccia bucherellata di una scatola collegata con un aspirapolvere. riscaldi uniformemente il foglio di plastica che riprodurrà il tuo oggetto ( al forno! ATTENZIONE PERO') Lo poni ancora caldo (e quindi morbido) sopra il pezzo da riprodurre) accendi l'aspirapolvere che attirerà tale fogli sul tuo master creandone una fedele riproduzione. una volta solidificato ritagli la forma che si è venuta a formare..

ma non credo che questa tecnica funzioni con fogli di plastica molto spessa

Questa tecnica è però realizzabile usando fogli poco spessi.

comunque sia non sono tecniche facilissime

Buon lavoro Lorenzo

"Flavio" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

Reply to
Lorenzo

Hai qualche link a pagine che spieghino bene come fare il 'vacuum-forming' ? (Io ci ho provato con uno stampo fatto di legno, un compressore da frigorifero in aspirazione ed una pistola ad aria calda per l'ammorbidimento del foglio da stampare.... I risultati sono stati pero' mediocri).

Ciao e grazie,

Gelindo.

per

Reply to
gelindo

Non e' molto ben chiara la tecnica del vacuform. Alcune precisazioni a quanto esposto da Lorenzo. Non credo che ci sia un limite allo spessore, ed io ho usato dei fogli di plastica fino a circa 1,5 mm senza nessun problema. Il problema e' nel suo riscaldamento e nella forma da copiare. Piu' si deve stirare a caldo e piu' si assottiglia, rendendo il pezzo poco resistente.

Per riscaldare il foglio l'ideale e' un forno a temperatura controllata, ma anche sul normale fornello da cucina si possono ottenere ottimi risultati, a patto di usare la retina tagliafiamma, in modo che sia solo il calore a riscaldare la plastica e non la fiamma diretta. Bisogna lo stesso fare attenzione ad avvicinare troppo la plastica alla retina.

Quando la plastica e' calda al punto giusto, conviene prima accendere l'aspirapolvere, compressore aspirante, pompa a vuoto od altro per asèpirare l'aria e poi appoggiare la plastica calda sullo stampo. Questo perche se si fa il vicecersa la plastica si puo' raffreddare quel tanto che basta per non farle assumere la forma dello stampo correttamente.

Altre informazioni piu' specifiche sono reperibi alle FAQ del plastimodellismo sul sito dell'IPMS Italy al seguente URL:

formatting link
alla sezione 19. In altre sezioni troverai anche informazioni sullo stampaggio in resina.

Ciao, Rodolfo.

Reply to
Rodolfo

Direi che gli altri ti hanno già detto tutto, unica cosa: se lo scaldi per piegarlo, cerca di essere veloce, o tenerlo con morsetti o cornici, altrimenti quando si smolla, si accartoccia. Ciao Danilo

Reply to
Danilo_

Grazie veramente, mi sto facendo una cultura, queste FAQ sono un pozzo di informazioni! Credo che tenterò di costruire il prototipo con una plasticard, fare il relativo stampo con una gomma siliconica, e poi fare la colata con la resina da colata poliuretanica.

Che ne pensate?

Ciao Grazie a te!!

Reply to
Flavio

Le colate in resina le vedo bene per ottenere volumi pieni, se vuoi scatole o forme cave la difficolta' aumenta. Calcola che la gomma siliconica da stampi sta sui 40 euro al kilo, la resina da colata sui

25-30. Considera invece la laminazione di vetroresina, che ti da' una scatola robusta e sottile.

Se il circuito che devi racchiudere nella scatola te lo consente, potresti considerare di annegarlo nella colata, mettendolo nello stampo mentre coli la resina.

Considera se il metodo che qui' usano per creare capottine/ogive degli aeromodelli puo' andare bene, te la caveresti con una forma in legno, una bottiglia di PET e un fon.

Penso che devi valutare l'uso finale, il costo sostenibile e il numero di pezzi che ti servono, ti stai imbarcando in progetti costosi.

Ciao! R.

Reply to
Riccardo C.

Non ne so nulla, mi potresti indirizzare?

Certo che posso, anzi meglio, così subisce una protezione maggiore contro umidità urti sporcizie varie.

Cercherò, ma se hai un link o sai dove posso vedere direttamente la spiegazione del metodo ti sarei grato.

Hai ragione, ma per valutare tutto devo prima rendere operativo il progetto, ovvio che la fase "studio", cioè questa, serve proprio a fare le stime che tu mi consigli.

Ciao e grazie per gli utilissimi suggerimenti.

Reply to
Flavio

Laminare vuol dire stendere la vetroresina nello stampo, come si fa con le barche. E' complesso, puzzolente e costicchia, ne sanno qualcosa quelli che fanno aeromodelli che volano. Chiedi a loro.

Questo e' molto piu' facile. Realizzi il prototipo della scatola, anche piena (solida) e del materiale che vui tu. Conta solo la forma. Poi ne ricavi lo stampo in silicone (credo hai gia' capito come si fa) e al momento di colarci la resima, infili nello stampo il circuito e riempi di resina liquida. Questa poi solidifica e voila', pronto.

Giocando coi tipi di resina e i coloranti puoi realizzare cose carine anche esteticamente.

In soldoni, fai una forma di legno come la tua scatola. La infili dentro una bottiglia PET e scaldandolo col fon questo si accartoccia fino a copiare la forma del legno. Lasci raffreddare, tagli opportunamente la forma ottenuta ed hai le parti per la tua scatola.

Non abbiamo ancora capito la forma, le dimensioni, l'uso finale della scarola (per capire l'importanza del fattore estetico). I prototipi sono sempre cari, la produzione in piccola serie' ha senso a livello hobbistico ed in genero costa cara, la grande serie ti conviene fartela fare da qualche industria.

Ciao! R.

Reply to
Riccardo C.

PolyTech Forum website is not affiliated with any of the manufacturers or service providers discussed here. All logos and trade names are the property of their respective owners.