Domanda sul dimensionamento ali

Innanzitutto ciao e scisate se avete gia risposto ad una domanda simile.Io con google non ho trovato nulla.

Allora: se ho deciso che per un modello di un certo peso voglio una data superfice alare, ad esempio 18 dm2, come influenza il volo la scelta della corda alare? Potrebbe ad esempio essere: Ca= 180 mm Aa= 1000 mm Oppure Ca= 160 mm Aa= 1125 oppure ...

Il modello in questione e' un piccolo motoaliante del peso approx di 350 gr con sp280 spingente in diretta, elica Graupner Cam Folding prop 12*6 che vorrei avesse caratteristiche estremamente tranquille, tipo parkflyer.Il profilo scelto sarebbe ClarkY, ma accetto ovviamente consigli!!!

Un Salumone a tutti Veön

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Veön
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"Veön" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@powernews.inwind.it...

In linea di massima, più l'allungamento è elevato e più l'ala lavora meglio. Però poi nascono prolemi strutturali: più l'allungamento è elevato e più ti trovi un momento flettente maggiore alla radice.

Elica 12x6 in diretta su uno speed 280????????? No... troppo grossa. Su uno speed 280 senza riduttore al mssimo puoi montare la classica elichetta gunther.

Un parkflyer non ha un carico alare di quasi 20 gr/dm^2, è più basso. Per limitare la velocità puoi usare un piano convesso (tipo clarkY) magari un po' più spesso.

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Villa Alessandro

"Villa Alessandro" ha scritto nel messaggio news:bue108$glorn$ snipped-for-privacy@ID-179284.news.uni-berlin.de...

forse intende 12x6 centimetri = circa 5x2,5 pollici

ciao pas

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pasmod

"pasmod" ha scritto nel messaggio news:EwwOb.137893$ snipped-for-privacy@news4.tin.it...

Se così fosse allora potrebbe andare, ma se non specifichi io intendo misure in pollici...

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Villa Alessandro

"Veön" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@powernews.inwind.it...

Non che me ne intenda piu' di tanto ma considera che a parte i problemi di flessioni, robustezza e problematiche costruttive, un'ala con un allungamento notevole e' piu' efficente a parita' di profilo di una meno allungata. Mi pare di aver letto che nei veleggiatori da gara raramente si supera un rapporto di allungamento su periore a 18 (cioe' con una corda di

20cm l'apertura alare di 360cm) che gia' mi pare esagerato. I tuoi esempi hanno un rapporto di allungamento di circa 5,5 o 7 nel secondo caso e penso siano un po' bassini per fare un veleggiatore efficiente. Credo che tu possa stare tranquillamente stare sui 10\12. Per quanto riguarda il motore direi che sarebbe molto meglio montare un riduttore ed un'elica piu' grande che, sempre per effetto dell'allungamento, ha un'efficenza molto superiore di quella che puoi montare in diretta. In questo modo otterrai un'autonomia maggiore e prestazioni maggiori per un motoveleggiatore. Le eliche in diretta si montano su modelli che devono per loro natura essere veloci e non mi pare il tuo caso.

-- Ciao da Marco m&m.

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Marco m&m

Nell'articolo , pasmod ha scritto...

Esatto

Ciao e grazie

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Veön

Villa Alessandro ha scritto:

Vado a spanne, comunque un modello da un metro come questo, più che veleggiatore lo definirei park flier, nel senso che pesi, dimensioni e motorizzazione mi fanno pensare che voli in regime subcritico. Quindi allungare troppo l'ala fa solo ridurre la corda e peggiorare la situazione, almeno in via teorica. In pratica la cosa è un po diversa. Motivo questo che spiega il fatto che volino bene modelli con profilo GO417 piatto, per capirci quelle ali fatte a caso curvando il depron. Variare in percentuale l' allungamento, credo abbia effetti che si possono verificare solo sperimentalmente, o al massimo cambia la risposta agli alettoni. Ciao Danilo

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Danilo_

"Danilo_" ha scritto nel messaggio news:bugvoj$cg$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

Ben appunto in via teorica, più aumenti l'allungamento alare (che si calcola con la nota formula A=b^2/S dove A sta per Aspct Ratio, b è l'apertura alare e S è la superfice) e più le prestazioni della tua ala (ovviamente a parità di profilo, a parità di superfice e a parità di rapporto di rastremazione) aumentano, in qualsiasi caso, sempre. Aumenti l'allungamento, diminuisci la resistenza indotta. La formula parla chiaro:

Cd = Cd0 + Cl^2/(3,14*A)

Allora tu mi potresti dire: ok, aumento l'allungamento, diminuisco la corda e si abbassa Re. Vogliamo fare due conti? Ipotesi: aereo che viaggia a 2 metri al secondo (e per un Park-flyer sono stato davvero generoso...). Primo caso corda di 15 cm, secondo caso corda di 20 cm. Re(1) = 2069 Re(2) = 2759

Ora, sai qual è lo spessore (medio) dello strato limite (laminare) a questi Re? delta(1) = 17.5 mm delta(2) = 20.1 mm

Altro quesito: sai qual è lo spessore (sempre medio) dello strato limite (in questo caso turbolento) di un 747 alla velocità di crociera? delta(747) = 119 mm

Pensa un po', uno slowfly (ripeto, slow) ha uno strato limite che nel primo caso è pari a 1/8.6 della sua corda mentre nel secondo è 1/9. Nel caso del boeing si ha uno strato limite che è 1/74 della sua corda!!!!

Figurati come possa lavorare bene un profilo a Re così bassi e con dei rapporti delta/corda così alti!!!! In compenso un allungamento elevato può ridurre notevolmente la resistenza indotta.

Ma il GO 417 è tutt'altro che piatto, anzi!!!!! Ha una freccia massima del

6,13 %!!!!!!

Sugli alettoni siamo d'accordo, ma l'effetto benefico dell'allungamento è "indipendente" dalla corda, mentre il profilo, a quei Re, ha lo stesso rendimento di un lavoratore statale! (senza offesa, non voglio generalizzare...) Boh, secondo me a parità di superfice ha un'effetto più "benefico" l'aumento dell'allungamento piuttosto che l'aumento della corda.

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Villa Alessandro

Villa Alessandro ha scritto:

Ops, intendevo il 417a (platte) quello da usare per ali fatte con lastra curva.

Ovvio per i profili, ma dato che a simili re il rendimento è quello che è, qualcuno parecchi anni fa a Gottinga si è preoccupato di studiare profili appositi per ali al punto di permettere di fare aeromodelli decenti ritagliando ali semplicemente da fogli di balsa (non conoscevano ancora il depron) e poi curvarli, se non addirittura usare una lastra piana... mi sembra che l' argomento non sia stato proprio preso a spanne ed è una valida alternativa all'uso di profili che crollano a simili nr. Questo comunque dal punto di vista teorico, più che altro per rivalutare certi modelli che sembrano fatti "a caso" che guardando bene sono tutto sommato validi compromessi.

Sicuramente, non intendo negarlo, ma quello che intendevo, e non mi sono spiegato troppo bene, è che un modello da 350 grammi che vola all' aperto ha troppi disturbi, dal vento, alle termiche (le sente, ma le sente anche il drenalyn che è tondo), alla motorizzazione, alle dita sugli stick. Credo sia difficile avere dei riscontri evidenti, ovviamente il gusto in questo hobby è sperimentare, ma credo che un 10% in più o in meno non cambi di tanto le prestazioni, altro discorso è stravolgere il progetto, da park flier a vero veleggiatore. Allora ala allungata con i problemi strutturali che seguono, fusoliera ben profilata, attenzione alle proporzioni. Altro discorso è quello del compromesso e approssimazione, secondo me sono due parole che andrebbero usate più spesso ai nostri numeri di Reynolds ciao Danilo

P.S. ho da parte una vecchia e bellissima ala di un A1, ellittica, concava, va solo sostituito il rivestimento. Con questa prima o poi ci faccio un veleggiatorino (motomodello?) con un

280 o simili, ovviamente radioassistito. ciao Danilo
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Danilo_

"Danilo_" ha scritto nel messaggio news:buj4sf$q43$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

Aaaaahhhhhh, allora tu intendi un profilo a spessore costante, non un profilo "piatto". Per me un profilo piatto ha freccia nulla. Ok, comunque ho capito di cosa parli. Uno di quei profili tipo "bleriot", sì, il classico "gottinga"

No, non sono fatti a caso, anzi... Il concetto però rimane quello: tra "schifezza" e "schifezzina" non c'è da stare allegri...

Spesso, troppo spesso, ci sono problemi dell'ultimo tipo che hai detto...

Penso che neanche aumentare del 10% la corda porti ad avere grandi vantaggi.

Ok, in parole povere: farlo da 1 mt o 1,25 mt, usa una corda di 18 cm, usane una da 16, cambia poco e niente.

Diverso sarebbe se, come dice Danilo, dimezzassi la corda e raddoppiassi l'apertura alare.

Resta comunque un dubbio: a parità di superfice, conviene aumentare la corda (aumento il Re) a scapito dell'ap. alare oppure conviene aumentare l'ap.alare (abbasso il Cdi ) a scapito della corda? In tutti e due i casi aumenti l'eff. dell'ala, ma di che entità? Mah, ai posteri l'ardua sentenza...

No, ti prego, se lo vuoi errecizzare fallo pure, ma senza alcun motore, lo violenteresti...

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Villa Alessandro

"Villa Alessandro" ha scritto nel messaggio news:bukd61$ikeg3$ snipped-for-privacy@ID-179284.news.uni-berlin.de...

[cut]

Scusa se mi imtrometto ma sto seguendo con interesse il tread. Non sono un teorico e non ho letto o studiato tanto ma la variazione da te citata inplica un cambiamento non trascurabile per via del fatto che l'efficenza aerodinamica ha un decadimento di tipo esponenziale in rapporto alle dimensioni. I due ipotetici modelli, a parita' di altri rapporti (peso- leve -potenza), voleranno entrambi ma il secondo lo fara' sicuramente meglio.

[cut]

In linea di massima, specialmente negli aeromodelli, e' piu' efficente un'ala allungata perche', se ho ben capito il concetto, a parita' di superfice, un'ala meno allungata, per avere la stessa efficenza di una che lo e' di piu', deve viaggiare ad una velocita' superiore. Questo comporta inevitabilmente un range di utilizzo minore con i conseguenti problemi connessi... Sbaglio??? Delucidate la mia mente in proposito...

-- Ciao da Marco m&m.

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Marco m&m

Villa Alessandro ha scritto:

Si intendevo i profili a lastra curva, ma anche a lastra piatta, Kanneworff scrive che in certe condizioni (non ovviamente un F3B) hanno un efficenza di poco minore, non mi sembra un giudizio catastrofico.

bel match!! rispondo anche per Marco m&m, dato che la perdita di efficienza è causata da vortici sui terminali, e per questo si allunga l'ala, un bel terminale, tipo un aletta messa verticale che fa da schermo?, magari rastremando un poco l'ala in modo che i vortici di estremità siano ridotti?

Ok lo lascio da parte in attesa di qualche idea meno malsana. Ciao Danilo

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Danilo_

"Danilo_" ha scritto nel messaggio news:bumfgp$il6$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

Con tutto il rispetto che ho per Loris... Non è che tutto quello che dice lui lo puoi prendere per oro colato. Ecco, su quest'ultima affermazione non sarei molto daccordo...

Dici le winglets?

Mah, rimango sempre un po' perplesso. Se le winglets servissero davvero così tanto allora non capisco perché così pochi aerei le usino.

E poi anche le winglets, per funzionare a dovere, devono:

1 - Avere un certo particolare profilo, certe precise incidenze, un certo angolo diedro... 2 - Lavorare a Re elevati.

Secondo me, sui nostri modelli servono solo per fare gli sboroni, a meno ché non le si mettano su particolari configurazioni tipo tuttala, ma questa è tutta un'altra storia...

Sù, mettiti d'impegno e mettici 'sta radio (però senza motore...)

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Villa Alessandro

"Danilo_" ha scritto nel messaggio news:bumfgp$il6$ snipped-for-privacy@news.newsland.it... [cut]

Magari fosse solo li il problema... la perdita di efficenza e' causata dal fatto che la fisica funziona cosi'... purtroppo... o per fortuna. Altrimenti per far volare un 747 ci vorrebbero ali lunghe il quadruplo e motori potenti dieci volte di piu'. I winglet possono aiutare ma l'entita' e piccolissima... si tratta di affinamenti.

[cut]

-- Ciao da Marco m&m.

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Marco m&m

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