Cenni di elettronica

Sto leggendo il sito del Baronerosso e precisamente l'articolo sulle batterie ricaricabili, nel primo paragrafo dice: "per ricaricarli correttamente [le batterie ricaricabili ndr] occorre fornirgli una corrente continua o impulsiva pari ad 1/10 della capacità dell'accumulatore".

Che significa corrente continua O impulsiva? Significa per caso che per caricare le batterie non è necessario un caricabatterie (che genera corrente impulsiva) ma anche solo un "alimentatore" che appunto produce normalissima corrente continua?

Perchè se così fosse mi eviterei di fare un'altra spesa per un caricabatterie per auto visto che ho già un alimentatore multitensione con l'ingresso a 12V.

Grazie.....

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KaOne
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Impulsiva significa ad impulsi ! E cioe' basta un ponte a diodi una resistenza limitatrice e ti fai un rustico carichino, poi se vuoi fare il carica scarica del Barone vai tranquillo funzia benissimo ! Natale

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Natale Novello

Mentre era fermo al semaforo, Natale Novello prese il suo portatile e scrisse:

Ma allora mi confermi che posso usare anche un comunissimo alimentatore per caricare le batterie?

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KaOne

Il Tue, 18 Nov 2003 12:40:21 +0100, "KaOne" ha scritto:

Io eviterei con una resistenza non ottieni una carica a corrente costante, ma variabile, infatti con l'aumentare della carica all'interno della cella varia anche la corrente di ricarica visto che varia la resistenza interna della cella. Se proprio vuoi qualcosa di economico usa un LM317, costa un paio di euro ma ti permette di avere una lunga vita delle tue celle.

-- Saluti "Il Barone Rosso" - Roma WebMaster di:

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Il Barone Rosso

KaOne ha scritto:

Nonho capito, devi prendere un caricabatteria rapido da usare in auto, e ti poni il problema di paragonarlo a un alimentatore che va inserito in una presa 220?

Comunque il caricabatteria, che sia ad impulsi, in continua, o semplicemente ad alternata raddrizzata ha una cosina in più a differenza di un alimentatore, cioè il fatto di controllare, oltre la tensione, anche l' erogazione di corrente per dare la giusta quantità di carica nel tempo, quello che serve alla batteria per "riempirsi" in funzione della sua capacità. Poi magari ha un controllo che sospende la carica alla fine o in caso di anomalie. L' alimentatore, se parliamo di alimentatore regolabile in tensione, dà appunto una tensione impostata punto e basta, ovviamente non limita la corrente, fino ad un suo massimo che dipende da dimensioni e qualità costruttiva, non puoi sapere se dà più o meno del necessario, potresti adattarlo, aggiungendogli il caricabatteria con l' LM317 visto sul sito di Francesco, ma comunque dovresti fare qualche verifica, almeno con un tester. A disposizione. Danilo

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Danilo_

Mentre era fermo al semaforo, Il Barone Rosso prese il suo portatile e scrisse:

Ok, ho stampato l'articolo sul tuo sito (Caricabatteria per Accumulatori Ni-Cd ed Ni-Mh) vedrò di fare qualcosa stasera, sperando di avere a disposizione i componenti.

Una sola domanda, nell'articolo dici che la tensione d'ingresso dev'essere

1,6 x il num. di celle del pacco. Ora io ho un pacco da 7 celle, quindi la tensione d'ingresso dovrebbe essere 11,2 ma il mio alimentatorino per auto eroga solo 12V, credi andrà bene lo stesso?
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KaOne

Mentre era fermo al semaforo, Danilo_ prese il suo portatile e scrisse:

No, no, allora, faccio un pò di chiarezza.

Ho un pacco da 7 celle e 600mA della mia nuova fiamma, l'Easy Fly. Con il giocattolo ho avuto in dotazione solo un caricabatterie a 220V e quindi ora mi toccherebbe acquistare anche un caricabatterie per auto con l'ingresso a 12V. Possiedo già un alimentatore con presa accendisigari e tensione di uscita variabile che uso per alimentare un lettore cd quando lo porto in auto. Avevo quindi pensato, leggendo quella frase sull'articolo del Barone, che si potesse usare anche un normale alimentatore per caricare le batterie, mi sono chieso perchè non usare l'alimentatore che già ho piuttosto che fare altre spese? Spero di essermi spiegato :)

Questo non mi interessa, perchè starei attento io a cronometrare il tempo e staccare il pacco trascorso il tempo necessario per la ricarica.

Cosa dovrei verificare?

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KaOne

KaOne ha scritto:

Ora è più chiaro, direi niente, un alimentatore come il tuo serve per ridurre una tensione da 12 volt (batteria auto) ad un valore più basso adatto alla tua apparecchiatura consumer. A te servono invece tutti i 12 volt della batteria, anzi, nemmeno bastano, per caricare sette celle, il caricabatteria rapido probabilmente aumenta anche un poco la tensione, quando ti dicono di caricare con un alimentatore, di solito è implicito che ci si riferisce alla carica a casa e lenta, con un alimentatore che converte da 220 volt alternati a 12 continui. e non è comunque sufficiente, quello che ti hanno dato col modello, magari gli somiglia esternamente, ma ha sicuramente delle piccole differenze, sicuramente internamente è composto da, appunto un alimentatore, ma ha in più un sistema per limitare il flusso di corrente, per evitare lo spunto sulle batterie scariche, che hanno tensione più bassa di quando sono cariche. Magari è semplicemente una resistenza, ma bisogna saperla calcolare. Per evitare errori di calcolo, e maggiore precisione (la tensione di batteria sale durante la carica e le condizioni variano continuamente) si usano appunto circuiti come quello stranominato del sito

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Per auto, idem, solo che caricando in parecchie ore si può tollerare un errore di tempo o di corrente, se carichi in meno di un ora, gli errori si pagano in termini di batterie rovinate, quindi anche se potresti caricare con resistenza (con sei celle sicuramente, con sette siamo al limite) e cronometro alla mano, direi che a parte gli equivoci ti conviene un carichino commerciale.

Ciao Danilo

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Danilo_

KaOne ha scritto:

Occhio, è fatto per una carica lenta, vuoi stare 12 ore in macchina a guardare il pacco in carica? Lo puoi ridimensionare ricalcolando la resistenza, ma probabilmente ce la fa con sette celle solo in carica lenta, rapido non arriva al massimo dlla carica, in carica rapida le celle raggiungono tensioni più alte, magari non te ne accorgi, semplicemente le celle non hanno spunto come dovrebbero e durano meno. Ovvio che lo devi alettare. E che devi trovare il modo di verificare i tempi di carica. ciao Danilo

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Danilo_

Mentre era fermo al semaforo, Danilo_ prese il suo portatile e scrisse:

Azzo.... è vero, non ci avevo pensato. Quello che mi hanno dato in dotazione (220V) , le carica in 2.5h ma il circuitino del Barone effettivamente è ancora più lento di quello da casa. A me invece servirebbe un caricabatterie per auto rapido.... :-(

:-(((((

Cioè alla fine dei giochi, mi conviene comprarlo???? :''''-)

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KaOne

Il Tue, 18 Nov 2003 18:44:15 +0100, snipped-for-privacy@tin.it (Danilo_) ha scritto:

Assolutamente no, a carica rapida ovvero 1,5A massimi l'LM317 regge benissimo, l'unico problema e' solo il calore dissipato, che nel caso di una differenza notevole tra entrata e' uscita puo' essere eccessivo. In pratica funziona meglio con piu' celle in uscita che con poche, la tensione massima in entrata dovrebbe essere 25-30volt. Per il resto sono daccordo e' fatto piu' che altro per cariche lente.

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Il Barone Rosso

Il Barone Rosso ha scritto:

Daccordo, sei comunque però in una situazione limite (la sua particolare),

12 volt o 13 in entrata e, se consideri 1,6 volt per cella 11 in uscita, vabbè che con meno di 2 volt di drop out regge, ma hai troppe variabili, la batteria auto deve essere ban carica ecc. ecc. comunque il massimo del problema potrebbe essere un fine carica non completo, trascurabile. ciao Danilo
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Danilo_

Mentre era fermo al semaforo, Il Barone Rosso prese il suo portatile e scrisse:

Ma in ogni caso non risolverebbe il mio problema. Dove li trovo 25/30V in auto?

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KaOne

KaOne ha scritto:

Per me sei entrato in un giro vizioso, o lo comperi automatico, o lo sai costruire, ti giro un circuitino facile, ovviamente non ha pretese.

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oppure questo, un po meglio

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ciao Danilo

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Danilo_

Il Wed, 19 Nov 2003 09:57:11 +0100, "KaOne" ha scritto:

Forse non e' chiaro ma 25-30 volt si riferiscono alla tensione massima di funzionamento dell'integrato, nel tuo caso devi seguire al formula sul sito. Se la tensione non basta occorre un survoltore capace di elevare la tensione di entrata, considera cmq che piu' il circuito si complica piu' e' conveniente ed affidabile rivolegersi ad un prodotto commerciale.

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Il Barone Rosso

Mentre era fermo al semaforo, Il Barone Rosso prese il suo portatile e scrisse:

Già, hai detto bene :( Pensavo fosse meno complicato, credo proprio quindi che ne comprerò uno bello e fatto.

Al massimo continuo a sperimentare sullo scaricabatterie, quello credo proprio che sia più semplice da fare sebbene ancora non sia riuscito a metterlo insieme.

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KaOne

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