aereo di carta 8P

io ci provo sempre, non demordo, etc etc etc allora, ho fatto un piccolo glider di carta (l'ho modellato in 3d, poi l'ho messo in quel programma per fare i modelli di carta, ho stampato, tagliato e incollato etc), molto piccolo, ed ho fatto la parte davanti, dove vedere l'elica, della grandezza adatta per metterci il motorino delle micro rc...

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mi chiedevo: ora come ora, forse perche' è troppo leggero, se lo lancio non vola, cioe' rimane orizzontale, ma cade quasi subito (insomma non plana molto), secondo voi, con quell'elica che vedete (fatta con cartoncino dei fabriano a4, se ci metto i motorino delle micro rc potrebbe volare? quali problemi potrebbe avere?

grazie

-- Love & Peace Respect the Nature

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+DavE-
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Invece di far altro di maggiormente interessante per l'umanita' tutta,

** +DavE- **, ha avuto la malaugurata idea di scrivere... [CUT]
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No... non credo che si tratti di "leggerezza". Da come lo descrivi, invece, mi pare uno "stallo" bello e buono. Probabilmente il "profilo" alare non riesce a creare portanza e quindi il "piccolo" stalla quasi immedaitamente. Comunque... come avviene il fenomeno? Cade di muso o cade di coda? Come cade? Si ferma di botto e punta immediatamente il muso (o la coda) verso il basso o, piuttosto, cade a "foglia morta"? Fammi sapere...

Non credo che tu possa farlo... a meno di apportare drastiche modifiche strutturali. Però è meglio sentire altre voci... Fossi in te, invece, opterei per una "motorizzarione" ad elastico: uno stuzzicadente piazzato che ferma un elastico che, a sua volta, è agganciato all'asse dell'elica. Tutto qui... "carichi" l'elastico facendo girare l'elica al contrario e poi molli e decolli. Meglio sarebbe un'elica molto più grande (anche se sproporzionata) ed un elastico molto morbido.

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Jack the Ripper

Cade col muso leggermente in giu', che segue pero' la traiettoria di caduta, pero' considera che se dovessi metterci il motorino, i pesi sarebbero tutti diversi e queindi non credo che posso fare calcoli ora come ora. pero' queando lo lancio, anche se per poco, va bene, cioe' va dritto, rimande stabile etc.

preferirei metterci il motorino sinceramente, mi intriga di piu', e poi comunque è carta, tutta carta, carta da 80, 90 grammi di grammatura, e se dovessi fissare un elastico alla coda o giu' di li', quando lo carico l'elica credo proprio che la tensione tenderebbe a far accartocciare su se' stesso l'aereo, pero' vorrei provare lo stesso, male che vada ne rifaccio un'altro (c'ho messo circa 5 ore per fare tutto preciso ma ho lo schema quindi lo posso rifare) pero', apparte il problema dell'accartocciamento (che non è da poco e mi devo fare venire in mente qualcosa, come posso fare per far girare liberamente l'elica attorno al suo asse sensa che vada avanti ed indietro, cioe' dovrei bloccarla, ma bloccandola non girerebbe molto (considera che pure il perno dell'elica è in carta, è un rotolino di carta fissato con un po' di colla. Comunque, quali sono queste drastiche modifiche strutturali che dovrei apportare? Eppoi la piccola batteria delle micro rc è ovviamente ricaricabile, ma se ne metto due in serie, avendo come caricabatterie solo lo stesso radiocomando delle micro rc, come posso fare per ricaricarle? (le salderei o comunque le metterei in modo che non posso facilmente levarle, separarle caricarle e rimettterle quindi è un po' un casino.

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+DavE-

Invece di far altro di maggiormente interessante per l'umanita' tutta,

** +DavE- **, ha avuto la malaugurata idea di scrivere...

E' sbilanciato a favore del muso. Occorre appesantire la coda con dei pallini da caccia. Ovviamente, però, se aggiungi il motorino sarà maggiormente sbilanciato a favore del muso. Con le batterie potresti provare a bilanciarlo posizionandole in fondo alla coda.

Fai tu...

Se all'interno del "piccolo" fai una piccola struttura con degli stuzzicadenti non si accartoccia nulla...

L'elica la devi fissare sull'alberino del motore... non ci sono altre soluzioni.

Struttura con stuzzicadenti...

Devi fare due cavi "paralleli": uno alimenta il motore... l'altro ti serve per ricaricare. ;-)

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Jack the Ripper

-- Love & Peace Respect the Nature

si, ok, ma dico, essendo due batterie in serie, avrei bisogno di un caricabatterie del voltaggio doppio, o sto' dicendo una s@@onzata? per ricaricare tutte e due insieme, oppure tu dici ogni batteria in parallelo al caricatore e poi le due in serie al motore?

vabe tauz

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+DavE-

Invece di far altro di maggiormente interessante per l'umanita' tutta,

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Teoricamente si... ma praticamente no! Se colleghi due batterie in serie, ed utilizza la stessa tensione di ricarica, ci metterai solo il doppio per ricaricare. Altra cosa... ma perchè vuoi mettere due batterie in serie? Guarda che aumentando la tensione non aumenti le prestazioni del motore. In alcuni casi la diminuisci drasticamente.

No... una volta che hai messo in serie le batterie, usi due cavi "paralleli": uno va al motore ed uno per il carica-batterie.

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Jack the Ripper

Quindi i caricabatterie prescindono dalla tensione che devono caricare? cioe' potrei ricaricarle pure col caricabatterie che si attacca alla presa per ricaricare le stilo?

Per aumentare la velocita', ho visto che molti con le micro rc lo fanno. Dovrei metterle in parallelo? dovrei metterne 1 sola?

tauz

-- Love & Peace Respect the Nature

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+DavE-

Invece di far altro di maggiormente interessante per l'umanita' tutta,

** +DavE- **, ha avuto la malaugurata idea di scrivere...

Allora, vediamo... Prendiamo un carica-batterie standard ad uso domestico: una scatoletta con quattro alloggiamenti e la spina da collegare alla presa elettrica. Come funziona? Metti le 4 stilo, inserisci la spina, si accendono le "lucette" dei rispettivi alloggiamenti e dopo un tot di tempo i led si spengono indicando che la carica è terminata. Perchè si sono spenti i led? Perchè all'interno del carica-batterie c'è un "rilevatore di carica" (un normalissimo voltmetro...) che "sente" quando queste celle arrivano a 1,2 V. Nulla ti vieta, però, di modificarlo per collegare, in ogni singolo alloggiamento, N celle in parallelo. Quindi, invece di caricarne 4 alla volta, ne carichi 8, 12, 16, 20... e via dicendo. Qusto perchè... finchè il "rilevatore di carica" non "sente" una differenza di potenziale pari a 1,2V continua a caricare; tieni presente che, mettendo N celle in parallelo, la differenza di potenziale totale è data dalla

*media* delle N differenze di potenziale delle singole celle. Quindi: Cella #1 = 1,1V Cella #2 = 0,9V Cella #3 = 1,0V Cella #4 = 0,9V Differenza di Potenziale Totale celle in parallelo = (Cella#1+Cella#2+Cella#3+Cella#4)/4 = 0,975V Quindi, finchè la media di tutti i valori non è a 1,2V... il carica-batterie continua a caricarle.

Con lo stesso carica-batterie, però, se metti N celle in serie, la differenza di potenziale è data dalla *somma* delle N differenze di potenziale delle singole celle. Cella #1 = 1,1V Cella #2 = 0,9V Cella #3 = 1,0V Cella #4 = 0,9V Differenza di Potenziale Totale celle in serie = Cella#1+Cella#2+Cella#3+Cella#4 = 3,9V Quindi... appena metti la spina nella presa di corrente le lucette si spegneranno immediatamente perchè il "rilevatore di carica" (il nostro voltmetro) "sente" una differenza di potenziale sufficiente a fargli dire: "Ok... qui è già tutto carico". Di conseguenza non si avvierà mai la carica delle batterie.

In campo modellistico la situazione che ti ho esposto è alquanto rara: difficilmente si usano carica-batterie "calibrati" su una determinata Tensione; questo perchè si usano "pacchi" di batterie che variano dalle 4 alle 20 (e più) celle; quindi si va da un "minimo" di 4,8V (4 celle) ad un "massimo" di 24V (20 celle). Bisognerebbe avere, quindi, un carica-batterie per ogni tipo di "pacco": un carica-batterie per 4 celle... un carica-batterie per 5 celle... un carica-batterie per 6 celle... un carica-batterie per 7 celle... un carica-batterie per 8 celle... e così via. Si usano, allora, carica-batterie che erogano una tensione maggiore (circa

12V) e perciò possono caricare pacchi da 4 a 10 celle. Ovviamente, invece di essere una carica "mirata" è una carica "all'ingrosso"; un esempio può essere questo: usando un carica-batterie casalingo è come se noi riempissimo un bicchiere con il contagocce; usando un carica-batterie modellistico (detto anche "da campo") è come se noi riempissimo lo stesso bicchiere con un idrante dei Vigili del Fuoco

Credo di essermi spiegato...

Aumentando la tensione ai capi di un motore elettrico ne aumenti si la velocità di rotazione ma, contestualmente, aumenti anche il passaggio di corrente (ampere); avrai, quindi, una maggiore velocità di rotazione ma una drastica diminuzione della durata della stessa. Quindi... se vuoi mantenere la stessa autonomia che avresti con una sola cella, se aumenti la tensione (se raddoppi le celle), dovrai dimunuire il diametro ed il passo dell'elica e, di conseguenza, non avrai cambiato assolutamente nulla: il motore gira più velocemente ma "tirerà" un'elica con prestazioni inferiori alla precedente. Ti consiglio di farti un giro su questo sito:

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. Qui troverai tutte le nozioni di base per capire come fare un buon tune-up di un motore elettrico per aeromodelli (applicabile a qualsiasi altro campo).

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Jack the Ripper

"+DavE-" ha scritto

No. Non ha superficie alare... non ha proporzioni... Insomma 'na chiavica. Prova a predere spunto da qualche modello effettivamente "volante", magari che ha quelle dimensioni: vedrai che le proporzioni sono ben diverse

-- Simone

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§imone

Intanto grazie per tutti questi chiarimenti, un' altra piccola domandina... che succede alla batteria se la tengo a caricare per piu' tempo del necessario senza che il caricamento si stacchi automaticamente? cioe' sto' controllo per vedere quando arriva a quella data tensione è necessario?

-- Love & Peace Respect the Nature

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+DavE-

Sono d'accordo con Simone. Non per scoraggiarti, pero' vista la foto francamente dubito che possa volare. Se gli attachi un motorino elettrico da micro-rc ed una batteria secondo me cade giu' come un sasso. Io sto provando a far volare dei modellini in polistirolo con i motorini da micro-rc ed effettivamente e' tutt'altro che semplice. Comunque facci sapere ed in bocca al lupo.

Gelindo.

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gelindo

Mi diresti con che software l'hai modellato in 3d e quale sarebbe quello per i modelli in carta?

grassie

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flytraps

Per il software 3d io uso Lightwave, ma puoi usare il tuo programma 3d preferito... per quanto riguarda il pgr per fare gli schemi ho usato questo

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è bellissimo, dopo un po' che ho imparato la tecnica posso fare quasi tutto, in carta, o in cartoncino

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+DavE-

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