Re: [ELETTRONICA] moltiplicatore di tensione

"flytraps" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@news.cis.dfn.de...

Ciao a tutti, > vorrei sottoporre ai piu' esperti in campo elettronico una idea che mi > e' venuta (possibile cazzata!). > Posso reperire con facilita' (e gratis) alcune celle agli ioni di litio > provenienti da cellularei rotti. > Come tutti saprete dette celle hanno capacita' molto variabili e > voltaggio pari a 3,6 per cella. > La mia idea e' di usare una sola cella da 1200 mAh per alimentare un > modellino slowflyer che utilizza un gruppo GWS (quindi assorbimento > molto basso). > Per fare cio' avrei bisogno di un circuito da montare tra pacco > batterie e regolatore/ricevente che moltiplichi il voltaggio a > discapito della corrente. > Dopo la teoria letta un po' ovunque pare che queste celle sopportino > scariche medie intorino ai 3C quindi: > 1200 mAh darebbero 3,6 A a 3,6 volt. > Dimezzando la capacita' e raddoppiando il voltaggio dovrei avere 600 > mAh con 1,8 A a 7,2 volt.

Tanto per cominciare, la capacita' della batteria non cambia, semmai raddoppiando la tensione dimezzi la corrente utile.

Questo andrebbe gia' bene. > Con calcoli piu' complessi potrei arrivare a 8,4 volt con capacita' > ancora buona. > Ricordo a tutti che la suddetta cella pesa solo 34 grammi!

Ok, pero' un tale convertitore ti peserebbe molto di piu' di un'altra batteria in serie. (ricordati che un nucleo di ferrite per quanto piccolo ci vuole, e per queste correnti il peso sara' sicuramente oltre i 100/200 grammi)

Ciao Maurizio

Che tipo di circuito puo' fare questa operazione? > > -- > Ciauzz > > Flytraps > Legnano (MI)
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Maurizio
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Ciao si potrebbe fare solo non so come :-) io avevo trovato questi già fatti, che almeno sulla carta sono favolosi:

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ciaooo

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il Zott

Per questo attendo il barone ;-)

Mi hai preceduto di un soffio... Volevo rigirare qui questo indirizzo avuto in rispota in ML. ;-) Io lo reputo molto interessante... ti terro' aggiornato ;-)

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flytraps

Ma scusate , non mettete mai in conto i rendimenti ? Un raddoppiatore di tensione non va oltre allo 0.7 pgm

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Marco - news libero.it

cerca tra i post passati ce n'è uno in commercio e pesa solo una decina di grammi, tra rendimento e altri fattori acevo calcolato che la convenienza in termini peso c'è ma talmente bassa che me ne sarei fregato e avrei usato batt piu piccole però dacci un occhiata è interessante non mi ricordo nulla di quel post cerca tipo survoltore non è piu vecchio di questo inverno. ingo

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Ingo

MArco-news

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certo che le cazzate oggi si sprecano. un elevatore di tensione raggiunge rendimenti dell'ordine del 90- 99% (parlo sia di roba industriale che di quelli semplici che per esempio sono nei nostri caricabatterie). poi sta cosa che ci vuole un induttanza è vera ma mica si puo fare solo in quel modo (step up) porca miseria... uno di questi che è solo il piu semplice: due bjt o mosfet in oscillazione libera, un microtrasformatore che peserà qualche grammo e te lo puoi anche fare da solo. due diodi meglio

4 e hai finito.ma è solo un esempio che si potrebbe prestare a diverse critiche. di elevatori ce ne sono di decine di tipi, si trovano integrati che elevano la tensione da 5V fino a 28v con assorbimenti dell'ordine dell'ampere o anche di piu che pesano 1grannmo e non hanno bisogno di altro che dellì'alimentazione la parte di potenza è integrata li trovi sul sito della maxim. ingo
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Ingo

"Ingo" ha scritto nel messaggio

Se è vero che il 70% è poco è pure vero che il 90% è tanto, si può raggiungere ma non con circuiterie semplici come quelle che si usano nel modellismo.

Guarda che anche usando un trasformatore il problema della massa del nucleo magnetico non cambia, anzi ti peserà ancora di più dell'induttanza. Se vuoi ti faccio due calcoli su quanto peserebbe un trasformatore da 25W, che sarebbe la potenza sviluppata da un ipotetico raddoppiatore di tensione in grado di fornire 3A.

Guardati bene i data sheet e gli schemi applicativi e scoprirai che quegli IC richiedeno sempre un'induttanza in uscita. Tra parentesi se vuoi il rendimento alto l'unico sistema è proprio lo switching step up, con relativa induttanza finale, tutti gli altri sistemi hanno il rendimento minore e non comportano guadagni di peso, l'unico vantaggio sono solo i costi che con altre tecniche sono minori. Dimenticavo, il moltiplicatore a diodi che hai citato può andare benissimo per ottenere tensioni molto alte partendo dalla 220 alternata, sistema usatissimo per le anodiche delle valvole, ma le correnti disponibili sono basse e il rendimento è ridicolo.

Bye

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Anonymous

maxim dichiara il 98 se non erro.

l'integrato maxim è quanto di piu piccolo e funzionale ci sia e va al

98% (non mi far controlalre comunque è piu del 90)

è veramente piccolo te lo dico con sicurezza perchè è uno degli schemi che ho per una centralina e ho vagliato tutti i modi di elevare la tensione che ho trovato(questa usa l'oscillatore per moltiplicare x20 poi la scarica induttiva per innalzare la tensione) . Ma era solo un esempio...

se ti diverte fare questi calcoli falli pure (io ne ho fin sopra i capelli e comunque sono calcoli che lasciano il tempo che trovano visto che non sai quale classe di isolanti usi ne il grafico di magnetiszzaszione ed isteresi del nucleo quindi puoi trovare valori della saturazione diversi anche del 800% tranquillamente)

ok guarda da quanto è però, e vedi quanto pesa vedrai che sono grammi e non etti.

veramente il circuito che ti ho detto funziona benissimo in continua ed è usatp in varie centraline elettroniche per auto, ed ha il rendimento migliore dello step up perchè non devi alimentare la logica di controllo (è uno step up libero che usa un trafo come elevatore anzichè l'effetto induttivo). vediamo dove dissiperebbe questo circuito... hai il salto sui diodi (li prendi fatti bene il ponte rende tranquillamente il 95% il rend è lin indipendente dall'amperaggio purchè si rispetti no le specifiche dei diodi) quello sui mosfet (95% anche qui come niente ma dipendente da quadrato della corrente quindi poca corrente meno dissipazione contrariamente a quanto dicevi) e quello delle perdite nel ferro (vanno col quadrato della tensione per cui anche qin uqesto caso vantaggio per noi) e nel rame (quardato della corrente sempre a nostro favore quindi) dell'induttanza o trasformatore (95%) moltiplicati tra loro danno un risultato sicuramente maggiore di 90% e mi sono tenuto basso. considera che in ambito industriale dove il circuito è identico ma i diodi sono dei mostri grando come una scatola di pelati con caduta di 2V attraversati da correnti di migliaia di ampere stiamo ancora sopra il 95%, e negli step up/down il fattore scala non è gratificante anzi i diodi succhiano sempre di piu perchè la caratteristica reale non è lineare per niente e per far pasasre 2kA deve avere una caduta sui 1.75 2.5V quindi succhia in proporzione molto piu di uno piccolo. Non capisco come puoi asserire che un rendimento del 90 è alto, viene considerato schifoso... pensa se i nostri step down (regolatori) avessero un rend del 70 sarebbero tutti squagliati. un regolatore normale ha 3 mOHM (il JEti da 35A) che con 10 celle a 30 amp significa 3 W dissipati su 360 che con 20 celle sono sempre 3W su

720W quindi rendimenti sempre oltre il 90 un regolatore buono ha 2mOHM o mjeno ancora se parliamo di quelli per auto quindi rende ancora di piu... ti risparmio i dati su quelli industriali che ovviamente sono tutti sopra il 96% per ovvi motivi (dissipare il 2% della potenza generata da una centrale lo sai cosa significa? parliamo di MegaWatt di calore da dissipare in qualche modo è già un problema serio se fosse il anche solo 90% sarebbe un bel casino) ingo
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Ingo

"Ingo" ha scritto

per cortesia, la sigla dell'IC? mi avete incuriosito....

-- Simone

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Simone

Devi usarne due.

-- Piero "Giops" Giorgi

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Piero "Giops" Giorgi

Ho un'idea!!! perche' non mi dai lo schema di cio' che pensi? Io lo realizzo e vediamo chi ha reagione ;-)

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flytraps

"Ingo" ha scritto nel messaggio

I data sheet oltre a leggerli bisogna pure saperli leggere. Maxim dichiara il 98% per quanto riguarda il suo IC, punto e basta. Poi devi aggiungere tutte le altre perdite, non ultima quella di conversione tra PWM e DC, e alla fine ottieni un 90%, ammesso che sei bravo a fare il PCB e che l'induttore sia fatto molto bene.

Vale quanto detto sopra, anzi ribadisco pure il concetto ottenere un 90% di rendimento in ambito modellistico, ma non solo, è già un ottimo risultato.

Ecco il punto cruciale, un conto è elevare la tensione per far scattare la scintilla di una candela e un conto è raddoppiare, o triplicare, una tensione e fornire pure gli A. Già perchè se facciamo due conticini scopriamo che la scintilla di una candela non consuma più di 1 Watt pertanto il nucleo della bobina è piccolo e molto leggero.

Guarda io con gli switching ci combatto tutti i giorni, li so pure progettare e anche usando il miglior nucleo magnetico possibile alla fine per realizzare un trasformatore o una induttanza idonei per quei circuiti 9 grammi non bastano proprio, anzi ci pesa solo i rame avvolto.

Questa te la sei cercata col lanternino :-) Prima di tutto non ho mai detto che pesano etti ma solo che pesano di più di

9 gr. Allora sto prendendo un nel induttore coilcraft, che sono quelli che consiglia Maxim, da 40 uH e lo metto sulla bilancia, pesa 36gr. Come detto solo l'induttore pesa di più dei famosi 9gr.

Stiamo sempre parlando di generare l'AT per le candele, in questi casi il rendimento interessa solo fino ad un certo punto e poi la potenza impegnata è ridicola.

Relativamente vero ma va visto caso per caso ed è molto in funzione dei materiali usati.

Alt, noi non stiamo parlando di ambito industriale dove si usano tecniche e materiali ben diverse da quelli del mondo amtoriale e modellistico.

Ecco appunto noi stiamo parlando di circuiti che devono far passare pochi A e tu mi citi sistemi che lavorano con miglia di A, stiamo parlando di due cose totalmente diverse e che hanno ben poco in comune tra loro.

Stiamo parlando di due mondi diversi.

Buono li con le caratteristiche dichiarate, hai mai provato a misurare l'effettivo rendimento di un regolatore ? Io l'ho fatto, sia con gli Jeti che con i Robbe, il risultato è che il rendimento reale è mediamente attorno al 88-89%, che non è male per quel tipo di apparati. Se avessero veramente un rendimento del 99% non scalderebbero nulla, o quasi, e non ci sarebbero limitazioni di tempo massimo d'uso.

Bye

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Anonymous

"Simone" ha scritto:

rinnovo la richiesta: è possibile avere la sigla dell'integrato?

grazie

-- Simone

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Simone

Questa disputa sui rendimenti, pur con delle inesattezze , fa onore al modellismo e al NG che dimistra grande vitalità ed affiatamento raramente riscontrabili altrove. Complimenti e saluti pgm

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Marco - news libero.it

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