Ci sono, non ho avuto tempo leggere le vostre utili e interessanti proposte,
dico davvero,
le sto valutando tutte, dall'arco, balestra ed elicotteri, grazie, cerco
ancora qualche volontario
della mia provincia.
"Pg" ha scritto nel messaggio
news:4afYk.201585$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...
"Wooolf" ha scritto:
vincolato e slot, a dire la verità anche un po' di radiocomando, ma parliamo
di 25 anni fa.
No, non sono così idiota da farmi venire in mente una cosa simile, ho però
acceso e visto avvendere molte volte due o più radio su frequenze diverse.
Se avessi ipotizzato di usare una sola frequenza non avrei consigliato di
mettere DUE riceventi, ne sarebbe bastata una.
Repo
Il 29/11/2008 17:59, Wooolf ha scritto:
Cioè secondo te le gare di modellini radiocomandati non esistono perchè
non si possono accendere 2 riceventi contemporaneamente.
Ma pensare prima di scrivere costa davvero così tanto?
"Arruba" ha scritto nel messaggio
news:1ir6iyj.v92i5g1wyjdd7N% snipped-for-privacy@mail.|
| > mai acceso due radio sulla stessa frequenza?
|
| se sono in 2,4Ghz non creano nessun problema; e poi non mi sembra abbia
| scritto di frequenze, eh!
anche se sono a 50 THz se sono sulla solita frequenza si disturbano .
| due ricevitori diversi, come si usa normalmente quando si vogliono usare
| dei "carichi paganti", ad esempio macchine da ripresa.
Giusto.Quindi due riceventi su due frequenze differenti ma in questo caso
tutte e due dovrebbero comandare i soliti servocomandi che quindi dovrebbero
essere disaccoppiati e comandati da un mixer.................
Secondo me se prende un capo della coda e sull'altro ci mette un francobollo
e l'idirizzo fa prima!
G.
"repo" ha scritto nel messaggio
news:qWfYk.201603$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...
| "Wooolf" ha scritto:
|
| > No.....bell'idea!! Si vede che sei un modellista! Cosa fai statico o
| > frerroviario?
|
| vincolato e slot, a dire la verità anche un po' di radiocomando, ma
parliamo
| di 25 anni fa.
! 8-|
|
| > mai acceso due radio sulla stessa frequenza?
|
| No, non sono così idiota da farmi venire in mente una cosa simile, ho però
| acceso e visto avvendere molte volte due o più radio su frequenze diverse.
| Se avessi ipotizzato di usare una sola frequenza non avrei consigliato di
| mettere DUE riceventi, ne sarebbe bastata una.
la risposta sul è sul post precedente!
| Repo
|
|
|
"Wooolf" ha scritto:
"Forse non mi sono spiegato bene...."
La mia idea era che UNO pilota l'aereo, ovvero tiene il comando di gas,
alettoni, cabra, deriva e flaps (volendo anche i retrattili se presenti),
L'ALTRO comanda solo lo sgancio del cavo.
Il primo fa un certo numero di passaggi sul bersaglio, prima o poi, magari
consigliato via telefonino o intrercomunicante, passa dalle parti del
bersaglio e solo allora l'altro comanda lo sgancio.
Tu, che contrariamente a me, sei un esperto di radiocomando, avrai
sicuramente partecipato a qualche gara di pilon racing.
Hai presente quei commissari con le bandiere che stanno sotto ai piloni?
Ecco, più o meno la stessa cosa, solo che al posto di sventolare comandano
lo sgancio.
Repo
"Alessandro Topo Galileo" ha scritto
nel messaggio news:ggsat9$9qb$ snipped-for-privacy@tdi.cu.mi.it...
| Il 29/11/2008 17:59, Wooolf ha scritto:
|
| > No.....bell'idea!! Si vede che sei un modellista! Cosa fai statico o
| > frerroviario?
| > mai acceso due radio sulla stessa frequenza?
| > Provare per credere.
|
| Cioè secondo te le gare di modellini radiocomandati non esistono perchè
| non si possono accendere 2 riceventi contemporaneamente.
| Ma pensare prima di scrivere costa davvero così tanto?
Ma leggere bene e pensarci 2 volte prima di rispondere con cotanto piglio?
Ne puoi accendere anche 70 di riceventi basta che siano su frequenze
differenti!(per inciso e mera cultura generale ;si dice che per tentare di
mandare in crisi le TX a 2,4 GHz in america sono riusciti ad accenderne
novanta tutte insieme senza che si disturbassero,si dice.)
Mi sa tanto che con l'uscita delle radio computerizzate a sintesi di
frequenza ,voi "giovani" siete andati un po' nel pallone .
G.
"Wooolf" ha scritto:
A cui ho già risposto, spero che questa volta tu riesca a capire cosa
intendevo, come sono riusciti a fare Arruba e Alessandro Topo Galileo.
Ora, a parte la questione specifica ti dico in tutta sincerità che ho
trovato abbastanza spocciosa la tua battuta sui modellisti statici e sui
ferromodellisti.
non pratico più il modellismo da molti anni, non ho tempo e spazio, conto
fra non molto di riprendere, chissà..
devo però dire che quando ero in attività ho avuto la fortuna di appartenere
a un gruppo modellistico dove poteva capitare di trovarsi a cena con due
terzi del podio dei campionati europei. In quel contesto, se capitava di
discutere di tematiche tecniche, ogni ipotesi messa sul tavolo veniva prima
compresa e solo poi, se il caso, criticata, sia che a farla fosse il
pluricampione, sia che provenisse dall'ultimo dei ragazzini che venivano in
pista.
Forse era perchè erano tutte persone affabili, forse perchè quelli davvero
bravi non avevano bisogno di affermare a tavola la loro bravura, forse e più
probabilmente, perchè le persone intelligenti sanno che una buona idea,
magari l'unica della sua vita, può anche venire a un cretino e perdere
l'occasione di capirla è comunque uno spreco :-)))))
Buonanotte
Repo
|
| "Forse non mi sono spiegato bene...."
vero
|
| La mia idea era che UNO pilota l'aereo, ovvero tiene il comando di gas,
| alettoni, cabra, deriva e flaps (volendo anche i retrattili se presenti),
| L'ALTRO comanda solo lo sgancio del cavo.
perché allora essere in due? su un comndo metti lo sgancio e fai tutto con
una sola radio!
| Il primo fa un certo numero di passaggi sul bersaglio, prima o poi, magari
| consigliato via telefonino o intrercomunicante, passa dalle parti del
| bersaglio e solo allora l'altro comanda lo sgancio.
|
| Tu, che contrariamente a me, sei un esperto di radiocomando, avrai
| sicuramente partecipato a qualche gara di pilon racing.
| Hai presente quei commissari con le bandiere che stanno sotto ai piloni?
| Ecco, più o meno la stessa cosa, solo che al posto di sventolare comandano
| lo sgancio.
E questo fa tornare tutto al problema di fondo : é A MIO AVVISO molto molto
difficile ( e se qualcuno ce vole provà lo filmi e lo posti sul tubo )
riuscire , anche e coadiuvati da qualcuno sul posto ,non lo sganciare con
precisione ma anche solo manovrare un aeromodello ,eli o acro o glider anche
di ragguardevoli ,dimensioni a DUECENTO METRI di distanza .
Tra l'atro ti posso dire che avendo fatto illo tempore proprio il
commissario di gara al primo pilone ,quando ti passano sul capo fanno una
discreta impressione figurati se mi faccio passare un qualsivoglia coso
sulla testa da uno che da quella distanza non vede neanche se è in dritto o
in rovescio.
G.
"Wooolf" ha scritto:
Perchè il pilota, a 200 metri di distanza, ha una percezione meno precisa
del momento in cui si trova sulla verticale del bersaglio rispetto a chi è
posizionato sul bersaglio stesso.
è una tua rispettabilissima opinione, sul fatto che a 200 metri non si
riesca a vedere se il modello è dritto o rovescio posso dirti, questa volta
per esperienza diretta, che si vede benissimo.
forse non hai molto occhio sulle distanze, giusto per fare un paragone la
distanza fra i piloni nelle gare di pylon è superiore ai 150 metri, eppure
tutte le volte che mi è capitato di vedere una gara , anche se ero
completamente spostato sul tratto dei piloni 2 e 3, riuscivo a vedere i
modelli al pilone 1, possiamo ipotizzare che se usiamo un veleggiatore da 3
metri al posto di una scheggia da pylon, un po' per la minor velocità un po'
per la maggior dimensione, ce la possiamo fare?
Repo
"repo" ha scritto nel messaggio
news:zQjYk.112752$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...
| "Wooolf" ha scritto:
|
| > la risposta sul è sul post precedente!
|
| A cui ho già risposto, spero che questa volta tu riesca a capire cosa
| intendevo, come sono riusciti a fare Arruba e Alessandro Topo Galileo.
Allora ..... mi sono riletto bene i post precedenti e......hem hem mi scuso
perchè non avevo capito na mazza dall'inizio.
Sorry ,sorri , sorrincoglionito.
| Ora, a parte la questione specifica ti dico in tutta sincerità che ho
| trovato abbastanza spocciosa la tua battuta sui modellisti statici e sui
| ferromodellisti.
boh ... era una battuta ,poi si sa c'è chi la piglia bene e chi no, va be'
mi scuso anche con loro .
| non pratico più il modellismo da molti anni, non ho tempo e spazio, conto
| fra non molto di riprendere, chissà..
| devo però dire che quando ero in attività ho avuto la fortuna di
appartenere
| a un gruppo modellistico dove poteva capitare di trovarsi a cena con due
| terzi del podio dei campionati europei. In quel contesto, se capitava di
| discutere di tematiche tecniche, ogni ipotesi messa sul tavolo veniva
prima
| compresa e solo poi, se il caso, criticata, sia che a farla fosse il
| pluricampione, sia che provenisse dall'ultimo dei ragazzini che venivano
in
| pista.
.........io non voglio rinfocolare la discussione ma se si parla di
spocchio..........
| Forse era perchè erano tutte persone affabili, forse perchè quelli davvero
| bravi non avevano bisogno di affermare a tavola la loro bravura, forse e
più
| probabilmente, perchè le persone intelligenti sanno che una buona idea,
| magari l'unica della sua vita, può anche venire a un cretino e perdere
| l'occasione di capirla è comunque uno spreco :-)))))
Mi pare che nessuno stia fustigando nessuno perche ha dato una idea alla
soluzione di un problema .
Io dico solo che PER ME "nun se po fa' " e il perchè di fondo l'ho scritto ,
mentre PER TE "se po fa' " ,ma in tutti e due i casi mi sa che la riprova
sarà ardua a tentarsi e lungi a venire.
G.
"Wooolf" ha scritto:
No problem, capita, l'importante è, presto o tardi, riuscire a capirsi. :-)
Guarda che non è questione di scusarsi, è che se dico una solenne
sciocchezza se uno mi risponde con una battuta non capisco perchè la mia
idea è sciocca, se uno mi spiega il perchè magari capisco dove ho sbagliato.
Nessuna spocchiA, quando dico che "ho avuto la fortuna" intendo proprio
quello, il mio miglior risultato sportivo è stato un ultimo posto a una gara
di campionato italiano, all'altra a cui ho partecipato ho picchiato il
modello in terra durante i voli di allenamento del sabato. :-/
Quindi non ho proprio nulla di cui vantarmi, dico che "ho avuto la fortuna"
perchè quel gruppo era abbastanza vicino a casa mia e ci ho conosciuto
persone piacevoli come amici prima che come aeromodellisti.
Ok, ma mentre io non ho problemi ad ammettere che la cosa non sia facile, tu
sostieni che a 200 metri di distanza non è possibile controllare il modello.
Quelle poche volte che mi è capitato di veder volare modelli da pendio ho
avuto l'impressione che avessero un raggio d'azione ben più ampio.
Aspettiamo che arrivi qualcuno che pratica quella disciplina e ci illumini.
Repo
Il 29/11/2008 23:38, Wooolf ha scritto:
Nessun problema, leggo nell'altro post che hai capito cosa intendeva...
ovviamente se fai una "battuta" come quella sullo statico non puoi
aspettarti risposte prive di "cotanto piglio" :-P
Comunque, sarebbe un po' folle, ma 2 piloti sui 2 costoni sarebbero
anche possibili: il primo pilota manda il velivolo a 2/3 della distanza,
in modo che il secondo lo veda bene. Poi, coordinati da
ricetrasmittenti, il primo spegne radio e il secondo la accende. Avrai 1
o 2 secondi di fail safe (quindi il primo dev'essere bravo a mettere il
velivolo in grado di proseguire da solo per qualche istante, il fail
safe dev'essere regolato ad hoc, il secondo dev'essere bravo a
riprenderlo dal fail safe) e a questo punto il secondo finisce il volo
vedendolo benissimo. Ripeto, è cosa da matti ma sarebbe un esperimento
interessante (con nessuno sotto, beninteso).
la tua risposta denota un non-conosceza dei sistemi di trasmissione in
microonde.
Molto velocemente (anche se forse un poco troppo superficialmente): rx e
tx sono "accoppiati", nel senso che un flusso di dati digitale viene
utilizzato dalla ricevente solose porta la firma digitale del *suo*
trasmettitore. Inoltre la trasmissione viene effettuata in
frequency-hopping, cioè cambiando la frequenza in modo pseudo random
svariate volte al secondo. Infine la codifica digitale contiene codici
di controllo ridondanti che permettono la ricostruzione del messaggio
anche in presenza di forti interferenze.
E' ovvio quanto dici, ma con "in 2.4 Ghz" non si intende solo il canale
fisico, ma anche tutto il sistema di trasmissione di cui sopra.
Per convincerti definitivamente, puoi osservare che una rete wi-fi (in
cui uno o più computer si connettono a quel access point), un telefono
cordless (in cui il portatile si connette solo ed esclusivamente alla
propria base) e un radiocomando non si disturbano pur operando sulla
stessa banda, proprio perché usano lo stesso "sistema" di trasmissione.
"Alessandro Topo Galileo" ha scritto:
CUT
Giusto per divertirci a giocare al "sempre più difficile":
Un bel traner a motore di generose dimensioni, con appiccicato sotto o sopra
un piccolo modello elettrico, il pilota di partenza ha la radio del trainer,
quello di arrivo comanda l'ospite che viene sganciato a metà strada :-))
Mi sembra di ricordare che qualcuno avesse fatto qualcosa di simile per far
volare (o per meglio dire atterrare) una riproduzione dello Space shuttle
Repo
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questo filo è il filo di Arianna ?
Il lungo alternarsi dei commenti è causato dallo
scatenamento delle fantasie e della creatività,
cose che necessiatano all'ingegno ?
Se così bene, che le cose pronte lo deprimono
Anche questo è aeromodellismo ?
"Pg" ha scritto:
Lo è dal mio punto di vista, come credo lo sia per tutti quelli che hanno
iniziato quando il RTF era di là da venire.
Non ho mai costruito da scatola, il primo modelo l'ho fatto da disegno.
Posso dire che sono finito a lavorare come tecnico per un'azienda che
produce oggetti di piccolissima serie, se non pezzi unici, la capacità di
trovare soluzioni assemblando componenti di mercato, anche in maniera
fantasiosa, l'ho imparata facendo modellismo e oggi sul lavoro mi è utile
quanto e forse più di quello che ho studiato a scuola.
Repo
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