ho riesumato i pezzi del mio grande plastico che avevo prima di sposarmi (25 anni fa) e volevo sapere se esiste un mercato interessato ad acquistare i vari pezzi. conservati imballati e avvolti nei giornali senza umidità. ho conservato rotaie e scambi deviatori automatici e naturalmente carrozze e motrici. devo fare ancora l'elenco di quello che ho, e prima di mettermi a fare l'inventario volevo sapere se c'è ancora qualcuno interessato. ciao p.s. se non ottengo risposte credo che qui troverò qualche appassionato
in HO in settimana mi metto dietro a scartare i pezzi e a fare l'inventario... poi li posto e vediamo. il mio problema è che non ho idea delle valutazioni. provo a vedere su e-bay è parecchia roba fai conto che in camera mia avevo il letto l'armadio e il plastico. 3,5metri per 1,50 un doppio binario lungo tutto il perimetro con 2 stazioni tutti gli scambi elettrificati con centraline di comando ecc...ecc... mamma che bello... mio figlio (22anni) non è interessato (ha le auto telecomandate)
ecco i puristi del linguaggio sempre in agguato :-)) comunque hai ragione "radiocomandate" va bene? ciao p.s. però se le monta da solo non compra i kit tutto pronto. (x questo ha preso da me)
perdona ma, ormai, ne ho le scatole piene fra radiocomandi chiamati telecomandi, (probabilmente da "tele"visione"), avviamenti elettrici scambiati per accensioni elettroniche ecc..
Esatto, anche perchè, sequendo la stessa logica, dovrebbe chiamare televisione solo quella via cavo, mentre quella che riceve con l'antenna dovrabbe essere una radiovisione.
Telecomandato significa comandato a distanza (senza specificare come) quindi vale sia per ciò che è comandato con onde radio, sia, ad esempio, per ciò che è filoguidato. Gli oggetti radiocomandati fanno quindi tutti parte della categoria dei telecomandati.
sono orgoglioso di essere come sono, qualora la CULtura viene demandata ad una libera enciclopedia on line.
dizionario hoepli: radiocomando [ra-dio-co-màn-do] s.m. TECN: Comando a distanza, per mezzo di radioonde, di un apparecchio meccanico o elettrico Dispositivo con cui si radiocomanda
Treccani:
radiocomando radiocomando s. m. [comp. di radio- (nel sign. c) e comando1]. ? Dispositivo che permette di radiocomandare un?apparecchiatura meccanica o elettrica: r. a onda manipolata, a impulsi, ecc. Anche il radiosegnale (onda manipolata, onda a impulsi, ecc.) che serve ad azionare tale dispositivo: trasmettere, ricevere un radiocomando.
telecomando telecomando s. m. [comp. di tele- e comando1]. ? Il fatto e l?operazione di comandare e controllare a distanza più o meno grande una macchina, un impianto, un?apparecchiatura; in senso concr., il dispositivo stesso con cui viene effettuata l?operazione: t. di una centrale elettrica, di un motore; una nave dotata di t.; installare in una stazione ferroviaria il t. dei posti di manovra; t. a alternativa o più alternative, e t. a relè, secondo il sistema e le modalità operative; t. meccanico, idraulico, pneumatico, elettrico, radioelettrico (più esattamente radiocomando), secondo il metodo di trasmissione. In partic., piccolo dispositivo a raggi infrarossi che consente di trasmettere fino a qualche decina di metri un segnale codificato che viene raccolto da un apposito ricevitore: telecomandi con un solo tasto sono impiegati per l?apertura automatica di portoni, cancelli ecc., e per comandare le chiusure centralizzate degli autoveicoli; dispositivi a molti tasti sono invece usati per l?accensione e la regolazione a distanza dei televisori (con il controllo della luminosità, del colore, del volume, la selezione dei canali, ecc.) e di altri impianti audio e video.
La stessa treccani che tu citi, mette i radiocomandi fra i sistemi di telecomando, quindi è corretto definire telecomandato un modello radiocomandato, esattamente come possiamo definire aeromobile non solo gli aeroplani ma anche gli elicotteri.
Che poi, per chi come noi ha una certa età, telecomandato rimandi all'idea di filoguidato, è dovuto al fatto che negli anni 70 (e in maniera minre anche oggi) molti produttori di giocattolame similmodellistico abbiano usato il termine telecomandato per cercare di nobilitare i loro prodotti.
ti meraviglierebbe se ho ancroa ben conservata (nella scatola originale) un modello metallico della lancia panamerica di Fangio lunga circa 30 centimetri con asta e giunto cardanico per l'azionamento dello sterzo, volantino finale con interruttore centrale concentrico (lampeggio fari e clacson, funzionante a spinta ( nel senso si spingeva il volante collegato con l'asta al modellino.)
ah.. i motori avevano i pistoni con deflettore e fasce elastiche
Wikipedia era semplicemente la fonte di informazioni più rapida che avevo per dimostrarti che i radiocomandi fanno parte dei telecomandi e per questi scopi è uno strumento valido. Del resto, anche la tua Treccani dice la stessa cosa. Definire "telecomandato" un modello radiocomandato è poco preciso (non determina se è comandato con onde radio, infrarossi o altro) e denota poca conoscenza della materia, ma non è errato.
Io conservo una scatola di trenini Conti, ma in realtà non sono miei, li ho ereditati da uno sgombero. In compenso la scorsa domenica ho dovuto far violenza verso me stesso per riuscire a buttare un carter di un supertigre G33, crepato e orfano di tutti gli altri pezzi.
rivarossi in bachelite con respingenti funzionanti e soffietti di intercomunicazione in gomma nera, binario con 3 rotaie per l'alimentazione in alternata classe 1953... me sento vecchio...
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