Finito aeromodello!!!

Finalmente finito e collaudato, mi voglio proprio togliere la soddisfazione di farvelo vedere, oddio non è che sia niente di eccezionale, sicuramente è un soggetto insolito, si tratta di un addestratore dell' esercito giapponese degli anni 40, si chiama KI55 IDA, il bello è che vola veramente bene, di questo sono veramente soddisfatto, e poi mi sono tolto la soddisfazione dopo troppo tempo di lavorare con balsa e compensato. Lo vedete qui:

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un 6,5 cc, pesa 2400 grammi per un apertura di 160 cm e rotti

ciao danilo

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Danilo_
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"Danilo_" ha scritto nel messaggio news:c5jt9q$h7t$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

Complimenti per la bella opera... e' proprio un bel modello! Lo hai fatto da un disegno?

-- Ciao da Marco m&m.

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Marco m&m

Ciao Danilo, ecco perche' non ti si sentiva piu'. Complimenti per il bel lavoro che hai fatto. Se poi, come dici, oltre che presentarsi bene vola pure bene, si puo' dire che e' il massimo.

Ciao, Rodolfo.

Danilo_ wrote:

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Rodolfo

Marco m&m ha scritto:

Sono partito da un vecchio disegno trovato su RCM, era per un 15cc, quindi lo ho dovuto ridisegnare per un 6.5, diciamo che ho tenute buone le ordinate e il metodo di costruzione del carrello, per il resto, un po per semplificare, ho tolto i flap e ho usato rinvii dei comandi a vista, un po per abitudini acquisite negli anni, del disegno originale sono rimaste le proporzioni. La cosa più curiosa è che il progettista montava il motore a testa in su, con la marmitta diretta all' interno dell' abitacolo, lo scarico usciva dalla capottina che era montata com lo scorrevole del pilota tutto indietro, come risulta usassero anche in volo (vedi ultima foto)... de gustibus...

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Danilo_

Rodolfo ha scritto:

Non è per quello, manca proprio il tempo, figurati che questo è un lavoro iniziato a settembre,quando dicevo di avere trovato balsa e compensati a metà prezzo, una volta lo avrei fatto in un mese, fai conto che non ha nemmeno gli interni e che le pannellature sono fatte a pennarello... comunque leggo, ovviamente non facendo molto di navale, è più facile che scrivo qualcosa qui che si parla di dinamico, a parte i soldatini di mio figlio.... ciao Danilo

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Danilo_

"Danilo_" ha scritto nel messaggio news:c5oamp$p39$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

In pratica un po' di progetto e un bel po' di occhiometro :-) Nota: L'occhiometro e' lo strumento piu' preciso del mondo. Come dice sempre il mio grande amico Bert (costruttore di inbarcazioni da regata one off) "la macchina a controllo numerico sgrossa, la rifinitura si fa con l'occhiometro" :-)

Trovo che la soluzione da te adottata sia la migliore dal punto di vista estetico. Anche io monto sempre il motore a 120° cosi' da avere lo scarico che esce sotto la fusoliera, in modo che danneggi il meno possibile la linea. Solo in caso di scarico posteriore o accordato opterei per il motore girato in basso che ha il vantaggio di rendere ancora piu' pulita la parte anteriore del modello ma risulta scomodo per altri versi... Non credo proprio che i Giapponesi tenessero la copottina sempre aperta... va be che si lanciavano con l'aereo e tutto contro le navi nemiche... va a capire...

-- Ciao da Marco m&m.

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Marco m&m

Marco m&m ha scritto:

In questo specifico caso credo eviti di fare l' aerosol mentre si carbura ;-)), poi va bene pulire il modello, ma dal di fuori...

So che in decollo si optava per la capottina aperta, dato che in caso di guai si evitava di rimanere bloccati dentro, però ho visto parecchie foto di velivoli in volo con capottina aperta, sicuramente a bassa velocità, non chiedermi perchè, certamente alcuni dei primi caccia tipo mc 200 nati con capottina chiusa sono stati modificati con solo il parabrezza, forse abitudine provenendo dai biplani? ciao danilo

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Danilo_

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