Salve
normalmente gli elicotteri hanno un motore che tramite una trasmissione
meccanica porta in rotazione il rotore principale.
come si chiama quel tipo di propulsione che convoglia i gas in uscita dalla
turbina
a degli ugelli posti sulle pale del rotore per farlo muovere ?
Grazie
Se intendi un impianto tipo quello del Fiat 7002 o del SO 1121 Djinn, i getti
alle estremita' delle pale erano di aria fredda, non provenivano dallo scarico
della turbina ma erano spillati dal compressore.
Non credo che questa formula abbia un nome specifico, salvo il termine generico
"cold jet" usato qua e la, ma senza una categorizzazione precisa, tipo "motore
stellare" o "biplano"...
D'altra parte, sempre di elicottero a turbina si tratta ed il principio di
governo del velivolo rimane lo stesso di un elìcottero tradizionale, salvo che
con quel sistema si evita la coppia di rotazione, percio' il rotore di coda
assume esclusivamente la funzione di controllo dell'angolo d'imbardata.
--
Luca Beato -
Quella che conosco io non è una propulsione, è uno dei modi che si sono
inventati epr eliminare o ridurre l'effetto estremità delle pale, che
succhia un sacco di potenza. col getto soffiato si risolvono parte dei
problemi ma si complica così tanto la struttura che non ne risulta un
vantaggio pratico ed è stato abbandonato.
Leonardo mi pare aveva un disegno con un affare a 4 bracci e relativi
ugelli che andava in rotazione, forse l'hai visto li.
ingo
non so se abbia un nome specifico, era un prototipo di VTOL e credo sia
rimasto tale
non penso abbia dato nome a quella propulsione, tra l'altro come dicevo
l'ha pensata leonardo (non vorrei sbagliarmi comunque parlo di quel
periodo) sarebbe strano che gli abbiano dato un nome successivamente.
ma come mai cercavi questa informazione? scusami ma mi hai incuriosito.
ingo
Stavo leggendo focus, e c'era un mini articolo sul prototipo (che sta per
essere collaudato), e cosi mi sono incuriosito.
Letto l'articolo mi e' rimasta qualche curiosita' e cosi' .....
comunque ho trovato che i militari americani devono essere appassionati
parecchio anche loro di aeromodellismo :)
Non ho letto l'articolo di Focus ma, quale che ne sia il contenuto, da sempre il
modellismo ha un suo ruolo piu' che serio in ambito industriale, civile o
militare, e da quando si sono scoperti i pregi degli UAV il "modellismo" ha
assunto un ruolo determinante in diversi contesti bellici e non.
Si va dai vari drones radioguidati da ricognizione ed anche da difesa attiva,
ampiamente usati gia' nel conflitto vietnamita, fino ad arrivare agli elicotteri
da sorveglianza non pilotati, di cui si dotera' la Guardia Costiera americana.
Senza dire ancora nulla dei vari Phantom, Crusader, F-100 ecc.. veri,
radioguidati per fare da bersaglio nei poligoni di tiro.
--
Luca Beato -
Il Tue, 18 Nov 2003 11:49:39 GMT, Gianni
ha scritto:
Lo vedo abbastanza complesso da realizzare, auguri :-)
--
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Beh, meno sicuramente di un tizio che ho trovato in un negozio di
modellismo.
La frase a cui ho assistito e' stata la seguente:
commesso: "prego, mi dica"
cliente: " Salve, vorrei qualcosa per controllare autonomamente un aereo
telecomandato. Sa', mi serve per la tesi all'universita'... in pratica
vorrei qualcosa che consenta all'aereo di reagire a stimoli esterni come ad
esempio una folata di vento, e che si riassetti automaticamente, una sorta
di intelligenza artificiale. Insomma, io decido il punto di partenza e il
punto di arrivo, il resto lo deve far da se!".
commesso senza parole ed io anche !!!!
Ciaoo
Loris
Mentre era fermo al semaforo, Loriss.it prese il suo portatile e scrisse:
E' solo una questione di budget.
"Basta" qualche giroscopio, una bussola elettronica e un circuito a
retroazione ed ecco che ottieni il tutto ;-))))
Ma guarda un po che originale, quel cliente!
Lo stesso attrezzo e' in dotazione a qualsiasi elicottero antisommergibile, ed
e' l'unica cosa che consenta al velivolo di rimanere librato per ore a punto
fisso, oppure di seguire un percorso predefinito, con il trasduttore del sonar
calato in acqua lungo un filo ed immerso in mare a profondita' nota, per
consentire all'operatore in cabina di rilevare eventuali obiettivi.
I primi modelli credo li avesse prodotti la Bendix per i Sikorsky S.55 della
marina americana (identificati dalla sigla AN-ASQ1) ed erano appunto dei
dispositivi elettromeccanici a base di valvole, giroscopi ed attuatori
elettroidraulici che governavano il velivolo come un pilota automatico.
Tuttora troviamo dispositivi analoghi a bordo di AB212ASW, SH-3H ed EH-101 della
nostra Marina, anche se probabilmente oggi, con l'elettronica a stato solido, e
magari un localizzatore GPS, si fa di meglio in meno spazio e soprattutto in
meno peso.
--
Luca Beato -
antisommergibile, ed e' l'unica cosa che consenta al velivolo di rimanere
librato per ore a punto fisso, oppure di seguire un percorso predefinito,
con il trasduttore del sonar calato in acqua lungo un filo ed immerso in
mare a profondita' nota, per consentire all'operatore in cabina di rilevare
eventuali obiettivi.
della marina americana (identificati dalla sigla AN-ASQ1) ed erano appunto
dei dispositivi elettromeccanici a base di valvole, giroscopi ed attuatori
elettroidraulici che governavano il velivolo come un pilota automatico.
della nostra Marina, anche se probabilmente oggi, con l'elettronica a stato
solido, e magari un localizzatore GPS, si fa di meglio in meno spazio e
soprattutto in meno peso.
Si si, non dico che non sia fattibile, ci mancherebbe, dico solo che non
puoi avere solo l'idea di quello che vuoi fare e chiedere qualcosa di bello
e pronto in un negozio di modellismo.
Insomma, la vedo una cosa abbastanza complessa da realizzare, non una cosa
di uso comune.
Ciaooo
Loris
Infatti diciamo la stessa cosa.
Mi lascia perplesso che chi lo chiedeva stesse lavorando ad una tesi di laurea.
Spero non fosse in ingegneria aerospaziale!
--
Luca Beato -
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