Stereolitografia computerizzata : dove ?

Ciao a tutti, devo realizzare la naca motore per un aereo che sto costruendo e, non avendone mai fatto una in precedenza ho chiesto agli amici del mio club di volo come procedere.

Mi hanno dato tre alternativa:

1) Realizzare la naca in struttura convenzionale, balsa e compensato 2) Realizzare la naca in fibra costruendo un modello in polistirolo e ricoprendo il modello con resina e fibra di vetro. 3) Realizzara la naca in fibra facendo un modello in polistirolo, facendo uno stampo femmina e successivamente il pezzo positivo a strati sullo stampo femmina con gelcoat, distaccante ecc.ecc.

Curiosando in giro per Internet ho trovato però due tecniche interessanti che vengono utilizzate per la prototipazione rapida.

a) Stereolitografia b) Sinterizzazione

In estrema sintesi la stereolitografia è una tecnica che prevede la costruzione direttamente del pezzo tridimensionale partendo da una descrizione matematica dello stesso a strati tramite un processo che utilizza un laser per solidificare della resina

La sinterizzazione invece è una tecnica che sempre a strati prevede di solidificare con il laser il materiale prescelto polverizzato e stratificato su un supporto.

Il modello si realizza al cad tridimensionale.

Le domande sono tante comunque per iniziare il thread:

1 - Chi la conosce ? 2 - Possiamo usarla per costruire pezzi dei modelli 3 - Quanto costa usarla ? 4 - Esistono dei service dove portare file tridimensionali fatti al cad e farsi produrre il pezzo come si fa con le fotocopie ? 5 - In alternativa si potrebbe metter su un gruppo di "esperti" e realizzare una macchina stereolitografica "artigianale"

Commenti! Critiche! Attendo fiducioso..... ovviamente l'idea è quella di ridurre i costi... nel senso che il pezzo dovrebbe costare poco. Altrimenti tanto vale usare metodi tradizionali.

A presto rileggervi. :-) Fabio.

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Fabio
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Ciao Fabio, ti rispondo perchè conosco un'pò il settore della prototipazione rapida. Sia la stereolitografia che la sinterizzazione costano una cifra esorbitante, anche se ultimamente è diventata più abbordabile per le piccole aziende che hanno bisogno di prototipi rapidi. Si potrebbe usare solo la sinterizzazione per il nostro campo in quanto offre caratteristiche meccaniche superiori alla stereolitografia. Richiede una particolare modellazione 3d precisa ed accurata, che solo cad veramente professionale ti permettono di creare forme belle, perfette e lavorabili. Esistono numerose ditte che fanno questo mestiere sopratutto al nord, però ti ripeto che i costi per la costruzione di un modello non sono ripagati. Di solito questi modelli vendono utilizzati per realizzare stampi in silicone o resina per avviare un piccola produzione di circa 30-100 pezzi (a seconda dello stampo). E' assolutamente impensabile costruire una soluzione artigianale del macchinario, in quanto il laser (potente) lavora in una struttura ermitica caricata ad azoto (se ben ricordo). Forse è piu' semplice cercare di realizzare un piccola fresa cnc a 3 assi per poter fresare blocchi di polistirolo o legno per fare stampi.

Saluti.

Fabio ha scritto:

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Jack33

Mi pare di ricordare che il liquido fotopolimerizzabile per costruire i pezzi in 3d costi una cifra vicina ai 1.000 Euro il litro.

:-O

Molto più economica. Ma, se fatta in ambito industriale, molto onerosa in ogni caso.

Ma.... sagoamare a mano come si faceva una volta, niente? ;-)

Ciao

Massimo

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Massimo Miotto

Ok, prendo atto della situazione e mi ritiro in buon ordine, costruirò la mia naca con modello in polistirolo, resina e fibra. Certo che l'idea di utilizzare una tecnica cosi' all'avanguardia era affascinante. L'idea di fare il disegno al cad e poi "stamparlo" in modo analogo a come si fa con un disegno per avere il pezzo finito consentirebbe di ridurre fortemente il tempo di realizzazione e la riproducibilità e consentirebbe di concentrare gli sforzi solo sull'estetica del pezzo.

Mi sorge però un dubbio: ho visto curiosando su siti di aziende che fanno stereolitografia che pubblicizzano apparati per realizzare con questo sistema oggetti di uso comune come bigiotteria, involucri per orologi o altri piccoli particolari in materia plastica. In un sito dicevano che si potevano realizzare in un ora 44 anelli. Ora, una tecnologia diviene industrialmente appetibile solo se risulta economica. Se il fotopolimero costa 1000 euro al litro mi domando quanto costino alla produzione i singoli pezzi finiti.

Mi spiego se uno swatch lo pago 50 euro e comprende la batteria, l'elettronica ed il contenitore, supponendo che tutti i ricarichi tra la produzione e la vendita finale ammontino a 40 euro il prodotto alla fonte costa circa 10 euro ed il contenitore potrebbe costare si e no 1 o 2 euro. A questo punto non mi torna con il costo del fotopolimero. Secondo quanto detto la stereolitografia dovrebbe servire allora solo per fare degli stampi, mentre sui siti si parlava di produzione diretta di piccoli pezzi.

C'è un altra tecnica interessante che potremmo analizzare e che si chiama FDM, potete trovare la descrizione a quest'indirizzo.

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Dovrebbe essere più semplice, che ne pensate.

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Fabio

"Fabio" :

Probabilmente hanno messo a punto altre tecniche. Sul costo del fotopolimero, si parlava inizialmente sui 2 o 3 milioni di vecchie lire. Può darsi che sia calato di prezzo, ma non credo in modo così drastico. A meno che non abbiano trovato altri sistemi-altre sostanze.

Forse, per pezzi piccoli, si fa con il sistema stereolitografico solo un modello. Poi si fa uno stampo in silicone e si fanno i pezzi finiti in plastica, metallo pressofuso o altri polimeri.

Il costo del singolo piccolo pezzo sarebbe contenuto, stante la modesta quantità di materiale impiegato.

Dovrebbe essere meno costosa.

Quindi?

Quindi vai con lo stucco e lavora di cartavetrata.

;-)

Ciao

Massimo

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Massimo Miotto

Guarda che i 44 anelli del tuo esempio sono probabilmente dei campioni da usare per le varie fasi di prototipazione, cosa comprensibile soprattutto se si parla di preparare fusioni per oreficeria. Poi, solo dopo, viene la produzione di serie, ma con ben altri metodi. Gli Swatch, ad esempio, sono stampati in materiale termoplastico, in pressofusione, con voluminose presse che usano stampi in acciaio (ad es.

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lo stesso stampo viene usato, a volte per decine di modelli diversi, dato che cambiano solo i colori della plastica, i motivi delle tampografie sul cinturino e delle serigrafie sul quadrante, ma non le forme. Questi stampi costano da soli numerose decine di migliaia di euro e a loro volta sono il risultato del lavoro di prototipazione, nel quale, mediante frese a pantografo o in elettroerosione, si ricava il negativo della forma nel metallo pieno, dopodiche se ne attrezzano i canali di colata, gli estrattori e quant'altro occorre per far diventare questa specie di calco uno stampo vero e proprio. Considerato che da uno stampo si ricavano decine, quando non centinaia di migliaia di pezzi, vendendo il risultato a 50 euro al pezzo i costi di prototipazione si assorbono agevolmente: se fai 50 x 100.000 euri, vedi in quali cifre si vanno a diluire. ;-)

Mi lasciano perplesso le tolleranze consentite da questo metodo.

-- Luca Beato -

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del plastimodellismo su
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Luca Beato

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