la risposta del radioamatore e' corretta dal punto di vista teorico, un quarzo viene specificato per lavorare in serie o in parallelo, in fondamentale o in overtone (anche se puo' lavorare in modi diversi da quello ottimo di progetto, a volte volontariamente, a volte per cattivo progetto dell'oscillatore), e poi ovviamente ci sono altre specifiche che qui adesso ignoriamo
per il modellista, invece, vengono specificate altre caratteristiche, che sono legate alla radio in cui andra' a lavorare: marca della radio, se e' in AM o FM, singola o doppia conversione
come vedi, la specifica che viene data a te e' "commerciale" (futaba non ti viene a dire le specifiche "vere" del quarzo, anche se possono essere lette, misurate e dedotte da uno che ne capisce)
dato che normalmente il modellista non sa nemmeno la frequenza a cui lavora il quarzo che usa (sa quella del canale), conviene attenersi alle specifiche del produttore senza farsi tanti problemi, e magari pensare ad un modulino sintetizzato se si hanno problemi di frequenza al campo o in pista (io ho una ricevente sintetizzata della novak, giri una rotellina per cambiare canale, va benissimo ma... non ho ancora dovuto cambiare frequenza nemmeno una volta! :-)
certo, se pensi che farsi tagliare un quarzo su misura (e in contenitori meno di merda di quelli che usiamo noi), se ne ordini qualche migliaio, ti viene a costare dal quarto di euro a mezzo euro l'uno (beh, prezzi di quando lo facevo io, tre o quattro anni fa), a tutti viene la voglia di procurarseli altrove, ma alla fine se una coppia di quarzi ti costa come un tot di miscela, e ti dura ben di piu', si capisce come mai i cobas dei modellisti non abbiano ancora mai lanciato l'autogestione dei quarzi ;-)