Ciao a tutti! Si lo so, il titolo di questa lettera non ha molto senso, ma c'è un motivo. Ho passato queste tre ultime serate a spulciare l'infinita sfilza delle lettere contenute in questo gruppo! E adesso vago flesciato nella virtualità...! :)
Sono neofita, ma ormai partito per la tangente! Voglio infatti avvicinarmi al volo! Grazie a voi, credo di aver individuato almeno una base di partenza, ovvero l'elettrico. Anche se in realtà mi piace molto infilare le mani nei motori. Ma vedremo in seguito..!
Tranquilli tutti! La prima cosa che farò è di andare ad un campo di volo..! :) Purtroppo nei vari siti di aeromodellismo non ho trovato segnalazioni inerenti alla mia zona.
Ne approfitto per chiedere se qui c'è qualcuno che vola nella provincia di Lucca (o limitrofe).
Sinceramente non ho una domanda ben precisa da farvi, ma molte e pure generiche! :) Del resto esco adesso da una profonda lettura delle vostre scritture, e di alcuni siti da voi indicati. E sento che mi manca proprio la parte più pratica. Ovvero l'azione. Domenica andrò quindi al campo, per conoscere qualcuno e sentire se ci sono aerei usati. Così magari trovo anche qualche istruttore.
Quando sono entrato nel vostro gruppo, non vedevo l'ora di potervi scrivere per chiedervi che aereo comprare, come imparare, dove andare, ecc. ecc. ecc.! Ma dopo tutto ciò che ho letto, l'unica perplessità che mi è rimasta (data ovviamente dall'ignoranza in materia) è: "Perchè li chiamate aeromodelli?". Mi spiego. Secondo il mio personale, e modesto, parere, si dovrebbe parlare di aerei e basta. Alcuni potranno essere delle riproduzioni, ma comunque realizzati come aerei. Hanno misure e tecniche puramente aeronautiche. Ma cosa ben fondamentale secondo me è che per tenerli in aria serve una teoria del volo. Anche spicciola, ma serve. E quella teoria è la solita utilizzata per gli aerei "veri" (come direbbe qualcuno). Li ho visti definire "giocattoli". E' vero, ci sono alcuni aerei in commercio che sono proprio giocattoli, anche perchè modificano la reale tecnica di pilotaggio (da 3 assi si passa a 2). Ma a parte quelli, il resto non mi sembra per niente un giocattolo. Cavolo, la NASA sperimenta ogni sua idea attraverso prodotti radiocomandati. Ma loro li chiamano prototipo radiocomandato. Anzi, se vogliamo, sono poi quelli costruiti successivamente in scala reale ad essere dei modelli dei prototipi precedenti. Poi, per carità, sarà solo la mia impressione da neofita. Ma io, almeno per adesso, mi sento di poterli definire solo come aerei, e non aeromodelli.
Ho visto anche alcuni siti di chi costruisce da zero l'aereo. E spero un giorno di poterci arrivare anche io. Immagino che sia una grandissima soddisfazione portare in volo un prodotto nato dalle proprie capacità. Speriamo.....! :)
Concludo questa mia lettera di presentazione, con la speranza di ricevere qualche notizia di un mio compaesano. E comunque vi farò sapere come è andata domenica...!
Salutoni a tutti!
Emanuele.