Oggi ho collaudato questo Macchi 205 Veltro della Air Loisirs (VQ
Model).
E' andato molto bene, solo una tacca di trim a picchiare e un'altra
tacca di trim alettoni a destra.
L'ordinata parafiamma va quindi bene così com'è, anche se la
tradizionale inclinazione a destra si vede bene anche a
occhio, mentre l'inclinazione verso il basso, la cosiddetta negativa,
è così piccola che riuscivo appena appena a
intravederla con il misuratore di incidenze. E non ero nemmeno del
tutto sicuro. Colpa certamente della modesta
risoluzione del mio "incidenziometro" autocostruito (un goniometro, un
filo, un piombino e poco altro).
L'unica particolarità è che i segni per l'allineamento dell'asse
motore sono corretti in senso laterale, mentre mi
sembrano proprio sbagliati in senso verticale: per allineare bene
l'ogiva con la capottina, il motore dev'essere montato
circa 6 mm più in basso di quei segni.
Le belle cose che avevo letto di questo modello su diversi forum erano
tutte vere. Vola dritto, onesto e pulito, senza
capricci o stranezze.
Il decollo è dolce, e richiede solamente la solita correzione di
"piede", direzionale, per contrastare gli effetti
dell'elica che sul terreno tendono a portare a sinistra.
Avanzando lentamente col gas, tende quasi ad alzarsi da solo. Al
momento opportuno, sfioro lo stick e lui prosegue in
leggera salita. Ottimo il CG a 21,5 cm dal BU, una via di mezzo tra le
istruzioni in inglese che dicono 107 mm dal BE, e
le istruzioni in francese, che dicono 23 cm dal BU, con uno scarto di
quasi 3 cm).
Il volo è maestoso e senza incertezze, il modello va esattamente dove
viene puntato, nonostante il profilo biconvesso
asimmetrico.
I 3,5 kg (con 300 gr di sola zavorra a prua) sembrano dimezzati come
per incanto, merito probabilmente del motore OS 70
Surpass II (che non equivale affatto a un 45 due tempi ma tira molto
molto di più).
Anche il motore però è nuovo, questo era il suo secondo serbatoio, che
avrebbe dovuto essere "girato" a terra.
In ogni caso, sentendo la carburazione un po' incerta e oscillante,
non ho provato a fare neanche uno stallo,
accontentandomi di fare il circuito classico e qualche passaggio
basso.
Anche così, a mezzo gas, il modello dà la sensazione di avere fra le
mani un purosangue. Di tanto in tanto, quando la
carburazione migliorava, si aveva l'impressione di una forte
accelerazione. Di quelle che fanno pensare "OK, questo
modello chiede tutto motore solo per certe manovre, ma in volo
livellato è perfetto a mezzo gas".
Dopo un po' il mio copilota (in realtà capopattuglia, perché ha un
altro Macchi 205 Veltro identico al mio che costruirà
appena finiti i lavori su un DG 800, e ha anche una quindicina d'anni
di esperienza in più) ha cominciato a dire "meglio
scendere prima che te lo dica lui, peggiorando quella carburazione".
Perbacco. Passaggio basso, un altro passaggio basso sempre col timore
fondatissimo che ridando gas il motore si fermasse
del tutto, e infine scendiamo davvero.
Sottovento con forse 1/3 di gas, riduco quasi tutto virando in base,
bello dritto in finale veloce, ridò qualche tacca di
gas fin quando sono sicuro di essere a inizio pista, caspita com'è
veloce, via tutto via tutto. Si abbassa lentamente, il
minimo è troppo alto, guardo la radio e tiro giù tutto il trim (nessun
problema, il modello è ancora come sui binari).
Sfioro lo stick e il modello si appoggia dolcemente e arriva alla fine
della pista quasi fermo. L'ultima inerzia fa
ancora in tempo a farlo appoggiare sul muso delicatamente, frenato dal
primo filo d'erba del fuoripista.
Torniamo ai box tutti contenti. Lascio raffreddare il motore pensando
di lanciare ancora, ma un forte e graditissimo
temporale estivo fa scappare tutti nella nostra "club house" (una
tettoia).
Le uniche modifiche al kit hanno riguardato il piano orizzontale
(aperto dal basso e rinforzato con classici "angoli" in
tutti gli angoli, più raddoppio dei listelli del BE) e il carrello
fisso (sostituendo le assurde placchette di plastica
che dovrebbero reggere i carichi verticali in atterraggio, con
rettangoli di compensato di betulla da 3mm incollati con
epossidica e avvitati).
Nel complesso, un gran bel modello, buon volatore (l'originale era
l'unico al livello dell'avanzatissimo Mustang) e
attraente da vedere, che finalmente sta affiancando i suoi cugini
Spitfire, Mustang, Corsair, Messerschmitt, P-40 ecc. in
scatola di montaggio per i diffusissimi 40-46 2 tempi o 60-70 4 tempi
con il miglior aereo italiano di quell'epoca.
Un esempio? Due in particolare.
Qualche foto e un paio di filmati di questo modello costruito
oltrefrontiera sono visibili qui:
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qui:
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Roberto Ciuffoletti
Gruppo Sportivo Aeromodellisti Bollate
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