Da sempre mi sono occupato di aerei, ma recentemente mi sono imbattuto nell= a vecchia enciclopedia "Storia dei mezzi corazzati" del '76 e visitando alc= uni siti di modellismo a tema mi =C3=A8 venuta voglia di provare ad espande= re i miei interessi.
Nei due negozi di modellismo "vicino" a casa mia ho la possibilit=C3=A0 di = scegliere tra scatole Italeri da uno e scatole Tamiya dall'altro, e vorrei = capire da che parte sia meglio iniziare. Per farla breve vorrei capire cosa aspettarmi prima di comprare una scatola= ed aprirla.
Per quanto riguarda la Italeri, nel settore aerei ho sempre avuto il grosso= fastidio delle pannellature in positivo che mi obbliga alla reincisione. S= i fa, ma =C3=A8 una noia. E' lo stesso anche per i carri? E Tamiya =C3=A8 m= eglio o peggio da questo punto di vista? Per i carri immagino che sia ancora pi=C3=B9 noioso, soprattutto quando una= linea di pannellatura si trova vicino a bullonature, come si fa ad elimina= re la prima lasciando le seconde? Domanda retorica: con tanta pazienza.
Da piccolo avevo gi=C3=A0 provato un paio di volte a darmi ai carri. Lascia= ndo perdere i risultati, ricordo che i cingoli erano sempre fatti di plasti= ca gommosa, immagino sia ancora cos=C3=AC. Ma tutte quelle belle foto di mo= delli cos=C3=AC realistici che si trovano su internet, utilizzano i cingoli= della scatola o li sostituiscono con altri in metallo? La domanda precisa = =C3=A8: si riesce ad ottenere un risultato decente anche con i cingoli dell= a scatola? Visto che per iniziare non vorrei imbarcarmi in costruzioni e sp= ese troppo complesse e costose, prima devo impratichirmi, vorrei comunque c= ercare di ottenere qualcosa di gradevole a basso/medio costo.
Infine, per fare pratica, iniziare dalla scala 1/72 per poi salire alle sca= le maggiori =C3=A8 una buona strada, o i modelli 1/72 date le dimensioni no= n permettono risultati soddisfacenti? Il vantaggio della 1/72 =C3=A8 la min= ore quantit=C3=A0 di dettagli richiesti, mentre la 1/35 richiede forse trop= po lavoro per un risultato che si avvicini al realistico.
Grazie e buon lavoro Giancarlo